Autore Redazione
lunedì
24 Giugno 2013
00:00
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Cronaca - Alessandria

Presentata la rete di terapia del dolore, ‘non piu’ figlia di un Dio minore’

Presentata la rete di terapia del dolore, ‘non piu’ figlia di un Dio minore’

Ogni anno sono circa 5 mila le prestazioni offerte dalle strutture ospedaliere in provincia di Alessandria specializzate in terapia del dolore, organizzate in una rete presentata nei giorni scorsi. In base ai dettami della legge 38, promulgata dal Parlamento nel marzo 2010, è stata ratificata anche nel nostro un’organizzazione che vede nel reparto dell’Ospedale Santo Spirito di Casale Monferrato il centro di terzo livello. Gestita dal dottor Roberto Bellini, la struttura monferrina è specializzata in interventi invasivi, come l’installazione di pacemaker, forte di un personale specializzato. Il polo intermedio, invece, si trova nell’Ospedale di Tortona, vero e proprio raccordo tra Casale e gli ambulatori di Alessandria, Novi Ligure, Ovada e Acqui Terme. Al poliambulatorio Patria della città capoluogo, ad esempio, è presente l’unico centro pubblico per la pratica di una particolare terapia del dolore, l’agopuntura.

“Stiamo parlando di pazienti con patologie croniche invalidanti, gravati da dolore intenso, che non rispondono a farmaci di medicina tradizionale” – ha dichiarato Roberto Bellini, responsabile del centro di terzo livello di Casale – “In questi casi sono necessarie procedure invasive come la neuromodulazione spinale, la radiofrequenza, la cementazione di vertebre rotte, la supplementazione di dischi vertebrali. Insomma, prestazioni di alta qualita e di grosso impegno che devono essere svolte da centri validati tecnicamente, proprio come quello di Casale, ritenuto dalla commissione regionale alla pari con altri tre centri in Piemonte, a Torino, Cuneo e Novara. Per anni la medicina del dolore è stata ritenuta figlia di un Dio minore, ora non è più così.” 

 

In basso potete ascoltare il servizio

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