Autore Redazione
sabato
23 Novembre 2013
00:00
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Cronaca - Alessandria

Valeria Straneo e’ sempre di corsa!

Valeria Straneo e’ sempre di corsa!

Prima di una settimana di meritata pausa, la prossima, dopo i tanti impegni e interviste che hanno contraddistinto il post-maratona di New York, domenica Valeria Straneo a tornerà in gara a Firenze, ma con una compagna speciale. “Ho conosciuto un’associazione” ha dichiarato ieri Valeria in diretta su Radio Gold News “si chiamano ‘I Maratonabili’, un gruppo di volontari che spinge carrozzine di persone con gravi problemi fisici. Noi li portiamo in giro facendogli fare la maratona. Ognuno sceglie la porzione di gara che vuole. Io a Firenze farò gli ultimi dieci chilometri spingendo una ragazza di nome Caterina che già era venuta ad Alessandria con la sua famiglia. Lei non può neanche parlare ma le piace tanto il vento che le soffia in faccia, quando le cose scorrono veloci di fianco a lei. La sua espressione che ha nel viso ti ripaga di tutto lo sforzo fatto.”

A venti giorni dal grande exploit nella Grande Mela, col quinto posto finale, Valeria ha avuto modo di analizzare la condotta di gara: “a New York mi sono sentita un po’ controllata. Avevo pensato di non fare una gara come quella di Mosca, partire e andare “in stile kamikaze” anche perché a New York la gara è di tipo più muscolare e quindi non ce l’avrei fatta. Sinceramente avevo pensato ad una gara più coperta ed infatti volevo che mi passassero. Io rallentavo ma dietro di me avevo notato che nessuno mi superava. Vento e freddo mi hanno mandato fuori giri e mi sono ritrovata un po’ imballata. Poi le due etiopi si sono dimostrate fortissime ed hanno preso un vantaggio larghissimo.”

Tornata in Italia la campionessa mandrogna ha toccato con mano le conseguenze di tanta popolarità, ormai è diventata una delle atlete di punta sulle grandi distanze: “ho passato tre settimane davvero intensissime tra Roma, Torino e Firenze, insomma sono stata più impegnata dopo le gare che prima. Correre mi ha sempre fatto piacere ed essere diventati celebri dopo il risultato di Mosca sta avendo, devo dire, i suoi pro e contro. Da una parte mi piace accontentare un po’ tutti e cercare di partecipare a tutti gli appuntamenti che mi propongono, dall’altra vorrei recuperare un po’ con la mia famiglia, soprattutto con i miei figli. Credo che loro ancora non si rendano conto di quello che è successo, quando mi fermano per strada alcuni appassionati per scambiare quattro chiacchere o per firmare un autografo li vedo però molto fieri della loro mamma.”
E sarà soprattutto nel 2014 che Valeria avrà tutti gli occhi della nazione addosso. Ad agosto sono in programma i campionati europei di Zurigo, la federazione si aspetta almeno il podio: “per adesso sono nei primi posti in Europa, speriamo che vada bene dato che non lo vedo così scontato. È vero che manca l’Africa ma sarà una dura lotta, centrare un podio sarà difficile. Sentirsi spinta a centrare il gradino più alto del podio da una parte fa piacere e dall’altra ti carica di parecchie responsabilità e non è detto che possa fare bene ad un’atleta. Io, per fortuna, non sono emotiva e quando sono concentrata corro per me stessa. Però sentire la pressione della gente e dei media che si aspetta che ad ogni gara tu salga sul podio, ti fa pensare ‘speriamo di non tradire le aspettative’. Ma è un aspetto che non incide più di tanto sul mio rendimento. Il futuro? Di sicuro non potrò fare l’atleta top ancora per molto. Ho 37 anni e non si può correre fino a 50 a questi livelli. Correrò fino a quando il fisico me lo permetterà, questo sport è la mia passione e non ho nessuna intenzione di appendere le scarpette al chiodo. Certo, dovrò darmi degli obiettivi diversi. Adoro il trail running, le corse sui sentieri in mezzo alla montagna e potrebbe essere una delle discipline che potrei praticare quando smetterò di correre. L’approccio sarà senz’altro diverso, più tranquillo, non starò lì a guardare il cronometro.”

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