Autore Redazione
giovedì
20 Marzo 2014
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Cronaca - Alessandria

Lunedì il ?Convegno per la vita? dell?Associazione Italiana Trapiantati di Fegato

Lunedì il ?Convegno per la vita? dell?Associazione Italiana Trapiantati di Fegato

“La comprensione e la consapevolezza della donazione è un profondo gesto gratuito verso più persone sconosciute che saranno grate per tutta la vita per il dono ricevuto”: questa frase, del dott. Franco Pettazzi, fondatore della delegazione alessandrina A.I.T.F. Onlus – l’associazione italiana trapiantati di fegato – riassume lo spirito di un convegno che nasce per ricordare il suo impegno verso la “cultura della prevenzione e della donazione” e che avrà “al centro” il “ritrovato gusto per la vita”.

E proprio perché chi riceve un organo torna a riappropriarsi della propria esistenza, la tavola rotonda, in programma il prossimo 24 marzo, ad Alessandria, si intitolerà “Per la vita”. L’appuntamento è nella sala conferenze dell’Associazione Cultura e Sviluppo ACSAL (piazza De Andrè), dalle ore 19.00 alle 22.30

L’incontro, organizzato da A.I.T.F. Alessandria in collaborazione con la sezione provinciale A.I.D.O. e il supporto del CSVA, avrà un taglio divulgativo per avvicinare la popolazione a una tematica, quale la donazione di organi, che può apparentemente sembrare lontana dai problemi quotidiani ma che rappresenta l’unica speranza di futuro per moltissime vite. Il convegno, alla luce della sua importanza sociale, ha ottenuto il patrocinio di Comune di Alessandria, Comune di Quattordio, Provincia di Alessandria, Centro Regionale Trapianti Regione Piemonte e Valle d’Aosta, Ordine dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Al, Asl Al, Azienda Ospedaliera SS Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria, Associazione Italiana Donne medico – sezione Alessandria – ed è sostenuto dal CSVA, il Centro Servizi per il Volontariato della provincia di Alessandria.

Il 24 marzo aprirà i lavori il Vescovo di Alessandria, Sua Eccellenza mons. Guido Gallese, che affronterà l’aspetto del “dono” dal punto di vista etico e morale, quale atto gratuito, di alto valore umano e cristiano. A seguire, la dott.ssa Anna Guermani, responsabile del Coordinamento Donazione e Prelievi della Regione Piemonte e Valle d’Aosta, tratterà, con la chiarezza che le è propria, come funziona il “sistema delle donazioni” in Italia. Sistema che è regolato da una serie di leggi, decreti, normative e direttive europee che garantiscono trasparenza e qualità in quest’ambito. Dopo una breve pausa buffet, sarà poi la volta della dott.ssa Franca Bo, psicologa, consulente l’A.I.T.F. che parlerà dei progetti di prevenzione e che segue, principalmente, i percorsi della psiche del malato e del trapiantato di fegato.
Le conclusioni del dibattito saranno affidate all’Onorevole prof. Renato Balduzzi, già ministro della Salute, Presidente della Commissione parlamentare per le questioni regionali: a lui il compito di parlare del “modello Italia” e delle “scommesse” che è necessario intraprendere nei confronti della “buona sanità” nel nostro Paese.

La giornalista Alessandra Dellacà modererà questi momenti di riflessione, che hanno lo scopo di “dar voce” a A.I.T.F., associazione che ha la sede nazionale a Torino (lì è nata nel 1988 ad opera dei primi trapiantati di fegato piemontesi ed è presieduta dall’ Ing. Carlo Augusto Maffeo) e che, grazie alle sue delegazioni e ai suoi volontari, lancia un messaggio quotidiano di speranza: oggi il trapianto non è più un’utopia e non è riservato ad un’élite.

Purtroppo però – i dati parlano chiaro – il numero di organi disponibili è molto basso rispetto alle necessità: esiste ancora un forte divario tra la quantità di pazienti in lista di attesa e i trapianti effettuati annualmente.

Secondo le statistiche riportate dal Ministero della Salute e dall’A.I.D.O., in Italia – al 30 giugno 2013 – erano 8564 i pazienti in lista d’attesa per un organo: di questi, 6507 aspettavano un rene, 947 un fegato. I tempi medi di attesa per i primi sono di oltre 3 anni, mentre per i secondi si parla di 2 anni circa, con una percentuale di mortalità – per chi è in lista – rispettivamente dell’1,3% e dell’8%.

“Vogliamo promuovere un convegno per la città”, ha affermato Lucia Lo Vetro, attuale presidente delle delegazione A.I.T.F. di Alessandria, “che renda omaggio alla figura di Franco Pettazzi. Lui, trapiantato di fegato, nel 1999 si è presentato alla sede A.I.D.O. e ha espresso la volontà di fondare, anche ad Alessandria, un’associazione di riferimento per le persone che erano in attesa di questa preziosa ghiandola o di quelle che, ricevutala, avevano bisogno di essere seguite e sostenute nel percorso di riabilitazione. Il suo desiderio è stato fatto proprio dalla Sezione Provinciale A.I.D.O., nella persona della sua Presidente, prof.ssa Graziella Giani, che da subito ha ospitato la nascente associazione”.

La presidente AITF ricorda, infine, che l’Italia è seconda in Europa per numero di trapianti effettuati e la qualità degli interventi risulta tra le migliori al mondo. Centro di riferimento è l’ospedale San Giovanni Battista, meglio conosciuto come Le Molinette di Torino dove, nell’agosto scorso, si è raggiunta la quota di 2.500 trapianti di fegato dal 1990: si tratta di un record europeo rimarcato dal prof. Mauro Salizzoni, il quale – da vent’anni alla guida dell’équipe che richiama pazienti da ogni parte d’Italia – ha però sottolineato come questo “polo della salute” paghi le difficoltà di strutture ormai obsolete che nell’arco di pochi anni rischiano di mettere in crisi anche l’“eccellenza” piemontese.
Ci sono poi gli aspetti legati alla droga, all’alcool, alla convivenza con la malattia.

“Un convegno di sicura rilevanza”, sottolinea Franco Giordano, Presidente del CSVA, “che essendo in linea con la nostra mission di promozione del volontariato e di una moderna e quanto mai necessaria cultura della solidarietà, ci ha visti da subito pronti a offrire tutto il nostro sostegno. Se oggi la comunità, locale e non solo, ha sempre più una corretta conoscenza in merito a tematiche in ambito socio-sanitario, spesso molto complesse come quella della donazione di organi, il merito è proprio del volontariato e dell’impegno delle Associazioni, A.I.T.F. e A.I.D.O. in primis, che, con costanza, sviluppano progetti di informazione e sensibilizzazione rivolti alle diverse fasce della popolazione, riservando spesso una particolare attenzione ai giovani e giovanissimi, ossia a coloro che avranno il compito di scrivere il futuro: della società e della solidarietà.”

“E’ fondamentale spiegare alle nuove generazioni quanto sia importante prendersi cura di se stessi” hanno commentato Paolo Filippi e Carlo Massa, rispettivamente presidente e assessore al Volontariato della Provincia di Alessandria, “è doveroso ringraziare i volontari A.I.T.F. che, unitamente a quelli dell’A.I.D.O, sono a disposizione in tutti gli ambienti e in special modo nelle scuole dove tengono incontri per avvicinare i giovani alla cultura del dono”.

Quella del 24 marzo sarà una buona occasione, dunque, per confrontarsi su una tematica che ha bisogno di essere divulgata, affinché sia sempre più chiaro che, oggi, proprio il trapianto di organi, tessuti e cellule permette di curare in modo efficace numerose gravi malattie: ecco perché decidere di donare gli organi è un atto di maturità e generosità, espressione di sensibilità e solidarietà, segno di evoluzione dei valori sociali e indice di civiltà.

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