Autore Redazione
venerdì
21 Marzo 2014
00:00
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Cronaca - Alessandria

Emergenza strade: "azione diretta nei confronti dello Stato ultima azione da fare, ma se continua così.."

Emergenza strade: "azione diretta nei confronti dello Stato ultima azione da fare, ma se continua così.."

In Lombardia hanno deciso di non accettare più in silenzio il presunto abbandono da parte dello Stato e l’intenzione è di passare alle maniere forti. L’Unione delle Province lombarde ha infatti manifestato la volontà di inviare una lettera al Governo per chiedere maggiore attenzione alle infrastrutture gestite dagli enti locali. Al vaglio c’è una valutazione su una possibile azione legale nei confronti dello Stato. I tagli e le norme stanno legando le mani alle Province e questo in un momento delicato per i danni alle strade e la necessità di intervenire su molti edifici pubblici.

Alcuni chilometri più in là, in provincia di Alessandria, il problema non è molto differente. In questi giorni continua l’ecatombe di strade provinciali chiuse con la minaccia, peraltro, di una nuova ondata di maltempo nei prossimi giorni.
Per questo abbiamo raggiunto il vicepresidente della Provincia, Gianfranco Comaschi. A lui abbiamo domandato se l’iniziativa caldeggiata dalle Province lombarde può essere una strada percorribile anche in Piemonte. Ecco la sua risposta: “Ancora recentemente in occasione di incontri tra le Province piemontesi questo argomento è stato affrontato con attenzione. In effetti ci troviamo nelle condizioni di non riuscire più a far fronte alle manutenzioni nel modo dovuto e addirittura lo stesso commissario della Provincia di Biella aveva espresso questa preoccupazione e al contempo questa intenzione. E’ un argomento che abbiamo considerato e quindi sicuramente attuale. Contemporaneamente, da parte nostra, cerchiamo di essere persone responsabili e due settimane fa abbiamo approvato un piano straordinario di interventi sulle strade e in giunta è stato portato mercoledì un primo piano di interventi per oltre 300 mila euro. Poi abbiamo messo in campo una progettazione più importante di manutenzione straordinaria per cercare di agire in maniera più profonda. In questo caso occorre però sapere che useremo gli ultimi risparmi inizialmente previsti per altri investimenti. Detto questo il tema in questione è serio e quindi l’azione di responsabilizzazione dello Stato andrebbe fatta”.

Comaschi ha sottolineato quindi la grave difficoltà della Provincia in una situazione di profonda emergenza: “effettivamente qui sta venendo fuori quello che da anni stiamo cercando di dire: un impoverimento così irragionevole delle Province le ha messe nell’impossibilità di dare servizi ai cittadini. Poi se noi non riusciamo a tappare i buchi ci sono i disagi delle persone che utilizzano le strade, c’è il pericolo di incidenti e se ci sono gli incidenti c’è il pericolo che le assicurazioni disdettino i contratti. Di fronte a situazioni di una gravità insostenibile un’azione diretta nei confronti dello Stato rimane l’ultima azione che vorremmo fare ma necessariamente un’azione da fare“.

Al momento tuttativa rimane una possibilità che però potrebbe essere adottata da tutte le province piemontesi: “in giunta dovremo confrontarci su questo argomento ma soprattutto dovremo farlo a livello di province piemontesi per avere ancora più forza.”

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