Autore Redazione
mercoledì
2 Luglio 2014
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Cronaca - Casale Monferrato

Eternit bis: per Schmidheiny si profila l’accusa di omicidio volontario

Eternit bis: per Schmidheiny si profila l’accusa di omicidio volontario

Il Procuratore Raffaele Guariniello vuole giustizia per le centinaia di vittime dell’amianto di Casale Monferrato e delle altre zone d’Italia in cui erano presenti gli stabilimenti Eternit. La Procura di Torino ha appena concluso le indagini per un secondo processo a carico di Stephan Schmidheiny, il cosiddetto Eternit bis. Lo ha rivelato Bruno Pesce dell’Afeva, specificando che l’accusa dovrebbe essere di omicidio volontario per la morte di 213 persone malate di mesotelioma. Secondo quanto trapelato, infatti, l’udienza dovrebbe svolgersi di fronte alla Corte d’Assise, ma la certezza arriverà solo una volta preso visione della copia degli atti. “E’ una notizia importante per chi continua a credere che la giustizia vada perseguita con ogni mezzo– ha commentato Bruno Pesce- soprattutto in un momento in cui a nel mondo si continua a morire a causa dell’amianto. Solo a Casale Monferrato abbiamo un decesso alla settimana, per colpa di una strage che, come dimostrano i documenti, poteva essere evitata”.

Per il momento, la prima data importante per l’associazione resta il 19 novembre quando la Cassazione pronuncerà la sentenza definitiva del maxiprocesso che vede il magnate svizzero imputato per disastro ambientale doloso. “Una numerosa delegazione dell’Afeva- ha assicurato Pesce- sarà presente e seguirà l’udienza. Lo dobbiamo agli ammalati di oggi e a chi non c’è più, prima di tutto come cittadini e poi come associazione dei familiari. Fino a che questa tragedia sarà in corso i processi e le mobilitazioni non si dovranno fermare. E’ un discorso che non vale solo per l’amianto ma per qualunque attività che metta a rischio la sicurezza dei lavoratori e di chi abita nei pressi degli insediamenti produttivi”.

Per quanto riguarda i risarcimenti che spettano alle famiglie, infine, buone notizie arrivano dagli Stati Uniti, dove i parenti di 11 lavoratori morti per malattie asbesto correlate hanno vinto un processo civile e ottenuto un risarcimento stimato in un milione di dollari pro capite. L’aggiornamento è arrivato durante l’incontro che si è tenuto nei giorni scorsi all’Afeva con Barry Castleman, importante studioso di amianto e consulente dell’associazione nel maxiprocesso.

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