Autore Redazione
martedì
13 Dicembre 2016
11:00
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Cronaca - Tortona

Un gruppo di ex-dipendenti della Lazzaro a processo “per aver tentato di occupare la ditta”

Il prossimo 13 gennaio Antonio Olivieri e otto degli ex lavoratori dell'azienda agricola dovranno difendersi dall'accusa di invasione di suolo privato e violenza privata
Un gruppo di ex-dipendenti della Lazzaro a processo “per aver tentato di occupare la ditta”

CASTELNUOVO SCRIVIA – Si apre un nuovo capitolo della vicenda dei braccianti di Castelnuovo Scrivia che quattro anni fa si erano radunati in presidio denunciando condizioni di sfruttamento all’interno all’azienda agricola di Bruno e Mauro Lazzaro. Il prossimo 13 gennaio partirà infatti il processo contro Antonio Olivieri e otto degli ex lavoratori, tutti di origine marocchina, denunciati da Bruno Lazzaro per invasione di suolo privato e violenza privata ai danni della moglie. Un’accusa respinta con forza da Olivieri.

Quel 17 agosto del 2012, si è difeso il referente del Presidio Permanente di Castelnuovo Scrivia, lui e gli otto ex dipendenti si erano presentati in azienda per ottenere “un atto formale di licenziamento” dei lavoratori, che i titolari della Lazzaro avevano annunciato affiggendo un semplice cartello all’ingresso dell’azienda. “Un licenziamento solo verbale e oltretutto discriminatorio“, ha denunciato Olivieri. “Noi, come è uso, eravamo andati in azienda per una notifica regolare o per la reintroduzione dei lavoratori. I Lazzaro però non erano presenti e la moglie di Bruno Lazzaro aveva inveito contro di noi intimandoci di andare via e poi aveva chiamato le forze dell’ordine”.

Da quel giorno sono passati quattro anni e ora Antonio Olivieri e gli otto ex dipendenti dovranno difendersi da quelle accuse in Tribunale ad Alessandria. Al loro fianco avranno gli avvocati Simonetta Crisci del Foro di Roma e Gianluca Vitale di Torino.Sono accuse pretestuose”, ha rimarcato Olivieri, “noi non abbiamo fatto violenza su nessuno né tanto meno abbiamo occupato suolo privato. Se avessimo voluto lo avremmo fatto due mesi prima, quando abbiamo iniziato il presidio”. Olivieri ha poi comunicato che, all’apertura del processo, il Presidio Permanente di Castelnuovo Scrivia si radunerà davanti al Tribunale di Alessandria. “Queste denunce – ha sottolineato – colpiscono lavoratori che hanno lottato per i loro diritti, ma nulla si sa delle pendenze penali aperte nei confronti dei Lazzaro. Per questo chiediamo a tutto il mondo del lavoro che aveva sostenuto quella battaglia di schierarsi al nostra fianco”.

Intanto, in questi giorni sono attesi i verdetti sui primi sette ricorsi presentati dagli ex lavoratori per recuperare tutto il denaro maturato durante l’orario di lavoro. “L’azienda – ha spiegato l’avvocato Emanuele D’amico ha dichiarato contratti part-time di 4 ore. Noi siamo convinti che i braccianti abbiano lavorato molto di più. Purtroppo in primo grado l’istruttoria su questo punto è stata ritenuta debole sotto il profilo probatorio. In Appello abbiamo quindi deciso di puntare solo al recupero della cifra che spetta in base al contratto. Le prime sentenze arriveranno a giorni, le altre a gennaio. Se vinceremo poi dovremo recuperare i soldi, e lì si aprirà un altro capitolo“.

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