Autore Redazione
giovedì
12 Gennaio 2017
17:53
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Cronaca - Novi Ligure

Il cordoglio di Novi per la morte di Eugenio, mancato dopo Juventus-Atalanta

Mentre faceva ritorno alla macchina fuori dallo Juventus Stadium, Eugenio Masini si è accasciato al suolo ed è deceduto pochi minuti dopo, stroncato da un arresto cardiaco.
Il cordoglio di Novi per la morte di Eugenio, mancato dopo Juventus-Atalanta

NOVI LIGURE – Una morte inaspettata, dopo una serata passata a godersi una sfida emozionante tra la sua Juventus e l’Atalanta, conclusasi 3 a 2 per i bianconeri. Il cuore di Eugenio Masini, novese di 44 anni, si è arrestato poco dopo il fischio finale, mentre si recava in macchina per rincasare. Si è accasciato facendo scattare l’allarme di altri tifosi juventini che gli stavano vicino. L’arrivo dell’Ambulanza non è bastato a rianimare il cuore di Eugenio e il personale sanitario non ha potuto che constatarne il decesso.

Una morte che ha sconvolto la comunità di Novi Ligure, dove Eugenio era conosciuto e apprezzato soprattutto per il suo impegno nel sociale. La sua attenzione al prossimo si manifestava con l’impegno attivo negli Scout, nella Protezione Civile e, in passato, anche con la Croce Rossa. Un cuore grande, come ha sottolineato Agostino Remotti, direttore tecnico del Boccardo Badminton Novi, a cui Eugenio dava una mano sia negli aspetti amministrativi e gestionali, sia come arbitro.

Un ragazzo buono, che aveva sempre parole educate per tutti”, ha detto Remotti a Radio Gold, “ha cominciato a fare l’arbitro ed è diventato bravo fino a livello nazionale. Ci aiutava sempre, recentemente avevo un problema di salute e mi ha sostituito egregiamente portando avanti tutta la gestione amministrativa. Per noi è stata una grande perdita soprattutto dal punto di vista umano, colmare il suo vuoto sarà impossibile”.

Era una persona “solidale” e “sempre a disposizione”, con una passione autentica per la Juventus. Remotti ha raccontato un episodio che spiega allo stesso tempo l’altruismo e l’amore per i colori bianconeri di Eugenio: “Io sono interista e lo sfottevo spesso. Ma l’anno scorso lo portai con me alla premiazione di Massimiliano Allegri da parte del Coni come miglior allenatore e lui, felicissimo, chiese un autografo per un suo amico disabile che accompagnava spesso allo stadio. Non perdeva una partita della Juve, ogni volta che giocava in casa, Eugenio ci andava”.

Ora rimane il forte dolore per un ragazzo che tanto ha dato ai Novesi con le sue attività solidali. Un cuore enorme al servizio della comunità, che purtroppo ha smesso di battere.

Quando il direttivo del Boccardo Badminton Novi si riunirà, infine, si parlerà di come omaggiare la memoria di Eugenio, magari con un evento sportivo che porti proprio il suo nome.

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