Autore Redazione
martedì
28 Marzo 2017
05:00
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La Provincia rinnova l’appello “Non toccate i cuccioli di capriolo”

Il Servizio di Vigilanza Faunistica ha ricordato i comportamenti corretti da seguire per non metterne a rischio la sopravvivenza degli animali
La Provincia rinnova l’appello “Non toccate i cuccioli di capriolo”

PROVINCIA – Come ogni anno, in primavera, gli alessandrini a passeggio per le campagne cominciano ad avvistare piccoli di capriolo. Convinti di agire per il meglio, alcuni si avvicinano e toccano i cuccioli. Ancora una volta il Servizio Vigilanza Faunistica della Provincia di Alessandria ha quindi ricordato i comportamenti corretti da seguire per non mettere a rischio la sopravvivenza di questi animali.

I cuccioli di capriolo non vanno toccati. La madre non li abbandona ma si allontana solo per cercare cibo e i suoi piccoli sono al sicuro dai predatori anche perché privi di odore.

Chi dovesse vedere un cucciolo di capriolo deve allontanarsi nel più breve tempo possibile per permettere alla madre, che nel frattempo lo avrà fiutato, di tornare dal piccolo e portarlo al sicuro in un altro posto.

Se toccati o spostati i cuccioli dovranno poi essere svezzati in strutture specializzate e una volta cresciuti non riusciranno più a integrarsi con i loro simili.

Inoltre, fattore ancor più grave, nel caso dei piccoli di sesso maschile, questi, identificandosi con l’uomo, quando saranno adulti, nel periodo degli amori adotteranno tutti i comportamenti rituali nei suoi confronti instaurando col malcapitato dei veri e propri combattimenti, con tutti i rischi che ne conseguono.

Se qualche cittadino dovesse trovare cuccioli a bordo strada può spostarli a circa 10-20 metri dalla carreggiata, avendo cura di avvolgerli in una coperta e non toccarli  a mani nude, in modo tale che la madre li possa ritrovare al suo ritorno.

Come ricordato infine dal Responsabile del Servizio Vigilanza Faunistica, Massimo Lerta, la legge vieta la cattura di piccoli nati di mammiferi, sanzionando amministrativamente i trasgressori, con possibilità di valutare la sussistenza di illecito penale nei casi più gravi.

 

 

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