Autore Redazione
lunedì
10 Aprile 2017
05:00
Condividi
Cronaca - Novi Ligure

Al via a Lu “SocialWood: Una nuova biblioteca per il Monferrato”

Saranno alcuni detenuti del cacerce di Alessandria a costituire gli arredi della prima biblioteca pubblica di Lu
Al via a Lu “SocialWood: Una nuova biblioteca per il Monferrato”

LU MONFERRATO –  Parte a Lu Monferrato “SocialWood: Una nuova biblioteca per il Monferrato” promosso dall’associazione ISES di Alessandria e patrocinato dal Comune di Lu.

Il progetto“Social Wood” è nato nel 2016 e ha permesso di creare, all’interno della Casa Circondariale “Cantiello e Gaeta” di Alessandria (Don Soria) un “laboratorio artigianale di falegnameria” per la produzione di mobili in pallet accessori di arredamento realizzati con materiali riciclati. Il laboratorio artigianale coinvolge e impiega i detenuti della Casa Circondariale con l’obiettivo di restituire loro dignità e autonomia, il tutto nel pieno rispetto dell’ambiente.

Da qui il nuovo progetto, “Una nuova biblioteca per il Monferrato”, selezionato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino per il bando +Risorse, per costituire la prima biblioteca pubblica di Lu con arredi realizzati completamente in carcere dai detenuti nei locali predisposti dall’Amministrazione comunale nell’arco del 2016.

“Il progetto si svolgerà a Lu in quanto il Comune si è reso disponibile come sede operativa del progetto: luogo in cui il lavoro artigianale dei detenuti possa essere d’aiuto alla collettività, permettendo finalmente la fruizione del grande patrimonio librario in dotazione al Comune e non fruibile per problemi relativi alla possibilità di arredare i locali destinati alla biblioteca,” spiega Andrea Ferrari, presidente di ISES. “Il progetto sarà sviluppato tenendo conto anche delle esigenze dei più piccoli: la biblioteca è infatti inserita nel complesso della scuola elementare di Lu e gli arredi ne terranno conto, permettendo una migliore fruizione degli spazi anche per i più piccoli, in modo da promuovere la lettura e attività culturali.”

Il progetto prevede il coinvolgimento di 12 detenuti, che parteciperanno al corso di “falegnameria e design”, e di 15 detenuti che saranno impiegati nel laboratorio di falegnameria artigianale.

“Il progetto rappresenta un importante orizzonte capace di dare un nuovo, più forte senso, a cosa deve essere una biblioteca,” spiega Michele Fontefrancesco, sindaco di Lu, “non un semplicemente deposito di libri, ma soprattutto un luogo di promozione, di crescita d’umanità. Sono felice di pensare che la nostra biblioteca luese potrà essere al contempo capace di essere luogo di formazione di una comunità e al contempo segno di un riscatto, della possibilità di un’alternativa positiva per chi, nella sua vita, ha commesso errori: un coronamento per un edificio dedicato ad un educatore del calibro del beato don Filippo Rinaldi.”

Il progetto sarà finanziato anche grazie il crowfunding sulla piattaforma Eppela (www.eppella.com) a partire da aprile .

Condividi