Autore Redazione
mercoledì
26 Aprile 2017
05:15
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Cronaca - Alessandria

Muoversi LiberaMente: la condivisione tra persone con disabilità

Muoversi LiberaMente: la condivisione tra persone con disabilità

PROVINCIA – Si è concluso il progetto Muoversi LiberaMente, nato a gennaio di quest’anno dalla collaborazione tra l’associazione Andeira Onlus di Castellazzo Bormida e lo studio di Psicologia e Chinesiologia In Forma Mentis. L’obiettivo è stato sin dall’inizio quello di promuovere una cultura di inclusione e condivisione non solo tra disabili e non, ma tra le stesse persone disabili.

Il terreno di incontro non è stato quello della performance, ma quello della relazione, dove ragazzi e volontari si sono confrontati sulle proprie e altrui capacità di interagire con l’altro e col mondo che ci circonda. Sguardo, fiducia, agonismo e collaborazione sono stati i temi che hanno guidato gli appuntamenti e su cui ci si è confrontati attraverso il gioco e l’attività non verbale, per sperimentare un’esperienza incarnata e condivisibile da tutti di ciò che caratterizza queste indispensabili competenze sociali.

Sabato scorso il progetto è sbarcato anche all’ITIS Volta con una classe seconda dell’istituto tecnico, grazie alla prof. Sabrina La Barbera che ha creduto nell’iniziativa. Tra coloro che sono intervenuti, il Presidente e il Vice Presidente di Andeira, Giuseppe Ravetti e Salvatore Bongiovanni, che hanno dato ai ragazzi un’idea su cosa voglia dire lavorare nel e per il sociale; il DJ di RTL Angelo di Benedetto ha invece raccontato sia la sua esperienza radiofonica nell’emittente nazionale che quella a stretto contatto con i ragazzi disabili che conducono il programma radiofonico Diversi da Chi? Su Radio San Paolo di Castellazzo, che lo hanno avvicinato alle attività di Andeira tanto da diventarne il Testimonial.

Si è poi entrati nel vivo dei lavori con la psicologa Sara Poggio e la chinesiologa Valentina Cogno, a confronto con gli alunni sulle idee, i pregiudizi e le paure che ci accompagnano nell’incontro con ciò che è diverso da noi. Da subito è emersa un’ottima collaborazione e partecipazione da parte degli studenti, che non solo si sono dimostrati sensibili al tema, ma soprattutto curiosi di scoprire come affrontare in generale l’incontro con l’altro. Hanno anche potuto sperimentare l’utilizzo degli ausili come bastoni, carrozzine e girelli, per comprendere le difficoltà di movimento che molte persone possono avere, così come le potenzialità che questi strumenti possono offrire.

Nella seconda metà della mattinata si sono uniti al gruppo i ragazzi disabili dell’associazione che hanno fatto sperimentare agli allievi i giochi di gruppo sulla capacità di fidarsi dell’altro e di sé, sul sostenere lo sguardo, sullo sfidarsi per ottenere una risorsa limitata e sul collaborare per raggiungere un obiettivo comune.

“Vedere disabili e alunni lavorare insieme, superare le paure e i pregiudizi individuali, stupirsi di fronte alla forza delle capacità dell’altro è stato un risultato che è andato ben oltre le aspettative” ha sottolineato il presidente di Andeira Giuseppe RavettiLa giornata ha permesso di sfatare molti pregiudizi sia sui disabili che sugli adolescenti: da una parte si è scoperto che c’è una vita oltre il limite, dall’altro che i “nuovi giovani” sono capaci di sconnettersi dalla rete per incontrarsi nella realtà, in tutte le sue sfaccettature. Siamo tutti capaci di grandi cose, se ce ne viene data l’opportunità. E’ doveroso ringraziare chi ci ha aiutato in qualche modo per la riuscita di questo progetto: l’amministrazione comunale di Castellazzo Bormida, il Consorzio dei Servizi Sociali di Ovada, Castellazzo Soccorso, i volontari di Andeira e i Clown Marameo, la disponibilità dei Centri diurni della provincia di Alessandria.”

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