Autore Redazione
sabato
21 Gennaio 2017
05:00
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Eventi - Alessandria

“Indovina chi viene a cena?”: la cultura multietnica si assapora a tavola

Anche quest’anno l’associazione APS Cambalache di Alessandria aderisce all’iniziativa per favorire lo scambio culturale tra i profumi, i sapori, le storie e le tradizioni di terre lontane
“Indovina chi viene a cena?”: la cultura multietnica si assapora a tavola

ALESSANDRIA – Conoscere le tradizioni, gli usi e i costumi di altri popoli, ascoltare lingue diverse, annusare i profumi e gustare i sapori provenienti da terre lontane. Il tutto, in un clima spensierato e conviviale, comodamente seduti a tavola.

Sabato 21 gennaio torna ad Alessandria nelle case dei richiedenti asilo l’iniziativa “Indovina chi viene a cena?” l’iniziativa culturale promossa dalla Rete Italiana di Cultura Popolare, a cui l’associazione APS Cambalache ha aderito anche quest’anno. Una serata che va ben oltre ad una semplice cena, per sconfinare in nuovi orizzonti e raggiungere nuove mete, incontrare luoghi e persone, arricchire il proprio bagaglio di conoscenze, allontandosi da quegli stereotipi e pregiudizi che attanagliano molte persone.

L’evento nasce infatti per favorire lo scambio culturale, il rispetto e l’integrazione tra le diverse comunità e consiste nel ritrovarsi a tavola insieme alle famiglie e ai richiedenti asilo/titolari di protezione internazionale che hanno scelto di partecipare al progetto. Proprio quest’ultimi apriranno le porte dei loro appartamenti per introdurre i commensali nel loro mondo, sia quello nuovo che stanno costruendo in città che quello di origine con i suoi profumi e sapori, con le sue storie e tradizioni, cucinando piatti tipici ma soprattutto condividendo la storia e le tradizioni del loro paese di origine.

Non è possibile scegliere il paese o la cucina preferita, ci si lascia guidare e per una sera si incontrano persone che ancora non si conoscono. È questa la formula vincente di “Indovina chi viene a cena?”.

Il giorno dell’appuntamento viene comunicato l’indirizzo a cui presentarsi. Qui una famiglia aprirà la porta della sua casa introducendo gli ospiti nel proprio mondo. Il menù, ovviamente, è a sorpresa. Al fine di creare un piccolo circuito di economia solidale e contribuire alle spese sostenute, gli ospiti dovranno versare un’offerta, preferibilmente non minore di 15 € a testa, direttamente alle famiglie, in busta chiusa all’inizio della cena.

Per diventare “sconfinatori”, a volte, non serve nemmeno un passaporto. Basta accettare un invito a cena. Da parte di chi? Non si sa.

Per aderire è necessario prenotare al numero 339 8012937 (Francesca), o via mail all’indirizzo: franceska7@libero.it

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