Autore Redazione
venerdì
11 Novembre 2016
15:41
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Vinicio Capossela

Se la scorsa estate, nella prima parte del tour, denominata “Polvere”, Capossela aveva dato vita ad uno spettacolo dalle “evocazioni ancestrali, agresti e di frontiera”, portando sul palco la prima parte del suo album “Canzoni della Cupa” (La Cùpa/Warner Music), al centro di questo nuovo spettacolo teatrale troveranno invece spazio le Canzoni della Cupa del lato Ombra, oltre ai brani del repertorio di Vinicio Capossela che a questo immaginario sono legati a doppio filo.

 «L’Ombra è come una grande scatola in cui abbiamo buttato fin da bambini le cose che abbiamo temuto di mostrare – racconta Vinicio Capossela – L’inconscio personale e quello collettivo stanno in questa grande scatola. Un’Ombra che non nasconde ma rivela: sentimenti, assenze, malebestie, animali totemici, radici, proiezioni, ritrovamenti, defunti, archetipi, draghi, duplicità, governi, personalità. In questa ipnosi si propone di trasportarci questo spettacolo.  A mezzo di strumenti ad arco e a corde, a mezzo di ombrografi, generatori d’ombre a valvole e manuali. Un concerto per umbrafili, alla corte di Ipnos, il sonno che incanta. Uno stato ipnotico in cui è consentito addormentarsi, o uscire da sé, ma non usare lo smartphone».

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