Autore Redazione
giovedì
11 Luglio 2013
00:00
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Politica - Valenza

Sulla questione piscina a Valenza i cittadini ancora infuriati: ‘sindaco e vice, cosa combinate?’

Sulla questione piscina a Valenza i cittadini ancora infuriati: ‘sindaco e vice, cosa combinate?’

Come prevedibile, le dichiarazioni sul destino della piscina comunale di Valenza, a margine del consiglio comunale, non potevano passare inosservate. La minoranza infatti ha criticato la decurtazione di 44 mila euro rispetto alla cifra complessiva stanziata l’anno precedente per la struttura: “una chiara dimostrazione della chiusura della piscina dopo l’estate – aveva spiegato a Radio Gold News Mauro Milano del Pd“. Il sindaco, Sergio Cassano, a queste accuse, aveva replicato sottolineando che “la piscina dopo l’estate vedrà sospesa l’attività per costruire quella nuova.” Sulle modalità di sospensione Cassano aveva anche spiegato: “significa sospendere l’attività per un certo periodo di tempo e vedremo, in questo periodo, come trovare soluzioni alternative. Si tratta di ipotesi che stiamo valutando con coloro che si presenteranno per poter fare la nuova piscina e, con il project financing, anche farla funzionare.”
Proprio queste affermazioni hanno però messo in allarme i difensori del complesso, autori di una lettera inviata alla nostra redazione, in cui con amarezza vengono imputati a sindaco e vicesindaco la scarsa attenzione rispetto alla questione e l’assenza di trasparenza. Vi proponiamo di seguito la lettera integrale:

«Ma Sig. Sindaco, Sig. Vicesindaco, cosa ci combinate?!!»  Perdonate l’esordio in stile staffelliano ma, sul problema della piscina comunale, ci sentiamo cittadini derisi e presi in giro come quelli che un noto TG satirico intende difendere. Poiché il tempo diluisce i ricordi, Le rammentiamo quanto Lei disse in un consiglio comunale a maggio, davanti a decine e decine di testimoni, nel suggellare una mozione inoltrata dalla minoranza: “Quello della piscina comunale è un falso problema, poiché l’impianto non chiuderà”. Adesso, invece, veniamo a sapere che intende, dopo l’estate, sospendere il servizio per rifare ex novo la struttura. Capiamo, Sig. Sindaco, che Lei è edotto in quel politichese dove parole ed espressioni nascondono ad arte i reali intendimenti (“ristrutturazioni aziendale” al posto di “licenziamenti”) ma noi, avvezzi a ciò, capiamo che “Sospensione di servizio per un certo periodo” deve leggersi “Chiusura a tempo indefinito con riapertura alle calende greche”. Nelle sue dichiarazioni tutto è vano, tutto è fatuo e senza contorni. Sentiamo solo parlare di fantomatici progetti, tutto è coniugato al futuro, ma l’unica vera certezza è che il tempo passa e settembre è quasi dietro l’angolo.
Ci perdoni, Sig. Sindaco, ma a pensarci bene la certezza è anche un’altra: a Lei, della piscina, interessa ben poco. Perché non ha detto subito alla città che per la gestione della struttura natatoria la sua Amministrazione ha “distratto” 44.000 Euro? Perché togliere soldi pubblici già destinati ad un servizio trasferendoli altrove? Chiarezza e trasparenza sono materie sulle quali Le proporremmo un corso di recupero estivo ma, in attesa di risposte che Lei potrà facilmente confezionare, appare vivida la certezza di prima: una vasca di 50 m. è, per l’amministrazione comunale valenzana, solo un grattacapo su cui non conviene investire neanche più un centesimo. E’ strano, Sig. Sindaco, che da altre parti nessuno la pensi così. Le consigliamo di vedere, una tantum, una puntata di “Vite in apnea”, real comedy televisiva molto apprezzata, dove un’intera città sta promuovendo alla grande se stessa (vie, piazze, negozi, ristoranti, luoghi di ritrovo, ecc.) puntando solo ed esclusivamente sull’attività in piscina della sua squadra di pallanuoto e di nuoto sincronizzato. Ci creda, Sig. Sindaco, siamo confusi! Più volte ha asserito che tutti coloro i quali hanno idee e progetti per garantire un futuro alla piscina di Valenza sono invitati a farsi avanti, eppure, stranamente, non ha ancora detto ai suoi cittadini (cosa aspetta a farlo? La città ha diritto a saperlo) che lo Swimming Club Alessandria, che da anni conduce le attività del piano vasca e i corsi natatori nell’impianto di via Castagnone, per scongiurare l’insensata, prossima minaccia di chiusura,  si è dichiarato disponibile a gestire direttamente e fin da subito – proprio così! – la piscina, assumendosi il rischio imprenditoriale che invece ha penalizzato l’AMV, permettendo così a circa 30 persone di continuare l’attività lavorativa con beneficio immediato di tutti gli utilizzatori della vasca: agonisti, bambini dei corsi nuoto, persone diversamente abili e liberi fruitori.
Perché, Sig. Sindaco, l’operato della sua Amministrazione sembra funzionare al contrario del normale buon senso? Là, una piscina con rispettiva società sportiva è considerata un tesoro ed è al centro di una colossale operazione di marketing; a Valenza invece una vasca da 50 m. è condannata al limbo assoluto, trascinandosi appresso le sorti della città. Ogni Comune italiano, di questi tempi, farebbe carte false per garantirsi aiuti finanziari; a Valenza invece si ignora (forse vi sono interessi ben diversi da accarezzare?) una Società sportiva disposta ad accollarsi oneri e responsabilità pur di continuare a garantire un servizio spettante di diritto alla città, salvando così anche l’immagine di una Giunta che sul caso-piscina sta perdendo faccia e credibilità, giorno dopo giorno.
Altre 1000 firme (oltre alle 2000 già protocollate) sono state raccolte in queste ultime settimane attraverso la petizione popolare indetta per scongiurare la chiusura della piscina. Attendiamo a formalizzare gli elenchi, in quanto sempre più persone aderiscono all’iniziativa, segno evidente che sul caso “piscina” la strada imboccata dall’Amministrazione valenzana non è quella giusta.
Ci permetta ancora un’osservazione, Sig. Sindaco: alcune sere fa, in piscina, oltre 400 persone ed alcuni Assessori comunali hanno applaudito il saggio esibizione delle ragazze del nuoto sincronizzato. Tutto bene, anzi benissimo…  Unico neo, la Sua assenza, nonostante l’invito dello Swimming Club. Immaginiamo la risposta, in impeccabile e scontato slang politichese: «Improrogabili ed urgenti impegni mi hanno purtroppo costretto a rinunciare…». Peccato, Sig. Sindaco, perché la Sua presenza al saggio, oltre ad essere il dovuto riconoscimento a un gruppo di atlete che rappresentano la sua Valenza in Regione e in Italia, sarebbe stata la dimostrazione che a Lei, di questa splendida struttura, del lavoro dei dipendenti e dell’attività di centinaia di atleti e comuni nuotatori interessava ancora qualcosa.
La ringraziamo per l’attenzione.
I genitori dei bambini e gli atleti

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