Autore Redazione
martedì
6 Agosto 2013
00:00
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Politica - Casale Monferrato

Il chiosco della discordia: questa volta e’ l’amministrazione ad alzare la voce

Il chiosco della discordia: questa volta e’ l’amministrazione ad alzare la voce

Prosegue la battaglia politica per il chiosco che sorgerà nei giardini di viale Crispi. Dopo le accuse della minoranza è l’amministrazione a replicare, preplessa per i toni accesi e i dubbi sollevati sulla professionalità degli Uffici. Le parole sono dell’assessore all’Ambiente, Vito De Luca, che garantisce sul corretto operato della giunta e sul mantenimento della tranquillità dell’area, nonostante la prossima installazione di un punto ristoro:
“si insinua di aver modificato apposta il regolamento comunale sull’inquinamento acustico e la zonizzazione acustica per permettere l’installazione di questo nuovo punto di ristoro. Ebbene, forse non si è fatta troppa attenzione agli atti amministrativi: il Consiglio comunale ha adottato le modifiche per tutte le aree verdi di Casale Monferrato e non solo per quella piccola porzione. Erroneamente, nel piano precedente erano state individuate tutte in classe 1, ma, come specifica bene la Delibera di Giunta Regionale a cui ci si deve attenere (e riportata testualmente nella delibera comunale), in quella fascia non vanno incluse le piccole aree verdi di quartiere, che assumono le caratteristiche della zona a cui fanno riferimento. Quindi si è andati a modificare un errore precedente“. Qualunque sia la collocazione, ha spiegato ancora l’assessore, dovranno essere rispettate le prescrizioni sull’inquinamento acustico: “deve essere chiaro che un punto di ristoro sarebbe potuto essere installato su quell’area anche fosse rimasta in fascia 1. Comunque, nell’attuale classe 3 sono precisi vincoli di inquinamento acustico che si dovranno rispettare, così come avviene per tutte le zone. Vorrei anche sottolineare che in quella porzione di giardini sono installati i giochi per i bambini, un utilizzato campo di basket, un campetto da calcetto e credo fosse indispensabile poter usufruire di un punto di ristoro”.

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