Autore Redazione
venerdì
11 Ottobre 2013
00:00
Condividi
Politica - Alessandria

Il sindaco Rossa ‘pareggia’ il bilancio e risponde ai sindacati [DOCUMENTI]

Il sindaco Rossa ‘pareggia’ il bilancio e risponde ai sindacati [DOCUMENTI]

Pareggio di bilancio e non è finanza creativa. Lo ha spiegato il sindaco di Alessandria, Rita Rossa, insieme all’assessore alla Programmazione Finanziaria, Matteo Ferraris durante la conferenza stampa di questo venerdì. Il primo cittadino ha illustrato il percorso che ha portato la giunta (assente l’assessore Gianni Ivaldi) all’approvazione dell’ipotesi di Bilancio stabilmente riequilibrato per gli anni 2012 – 2013 da parte della Giunta. Intervistata da Radio Gold News Rita Rossa ha sintetizzato il percorso dell’amministrazione non senza lanciare stilettate alle parti sociali e rimarcare il generoso sforzo della comunità: “Il bilancio è sempre un atto politico, perché all’interno di quei numeri vivono le scelte di una amministrazione. Le nostre sono state scelte condizionate dalle norme sul dissesto  che impongono alcune rigidità. Questo bilancio è figlio di una impostazione che ha voluto da subito reagire a quel dettame normativo che, peraltro,  contrastiamo e per il quale abbiamo avviato un tavolo di proposta di modifica della legge. In questo bilancio, ancora una volta, abbiamo deciso di salvaguardare quei servizi che per la norma non sono essenziali. Una scelta importante, come quella di non arrivare al risanamento  a colpi di licenziamenti né mai abbiamo venduto lavoro o lavoratori. So che i precari hanno perso i posti di lavoro, ma non avevamo alternative. Il Decreto del Governo di fine agosto che dava la possibilità agli Enti di confermare i contratta termine non era applicabile al Comune di Alessandria, fuori dal patto di stabilità dal 2010. Abbiamo fatto ristrutturazioni, abbiamo tavoli aperti di colloquio con i sindacati. Abbiamo creduto talmente tanto nell’occupazione che quando spieghiamo a chi sta curando l’organizzazione dell’Ato che l’Amiu ha 192 dipendenti a fronte di un fatturato di 15 milioni di euro e un bacino d’utenza di 107.000 abitanti ci dicono che il numero di questi dipendenti dovrebbe invece corrispondere a un’azienda  da 35 milioni di fatturato e con un bacino d’utenza di 450.000 abitanti.

Noi però – ha continuato il sindaco, rispondendo ai sindacati – abbiamo scelto di non risanare tagliando i livelli occupazionali, perché crediamo che il mantenimento dei posti di lavoro sia una parte importante in una comunità. Con grandi sacrifici da parte di tutta la città siamo passati dai -46 milioni del consuntivo 2011 ai -9 del bilancio 2012. A differenza di quanto dice “qualche dirigente sindacale” non abbiamo quindi risanato con i tagli al personale. Quello che chiedo, però, è se fa bene alla città rivendicare il fermo del servizio raccolta rifiuti perché manca l’ultima tranche della quattordicesima, che tra l’altro erogheremo nei prossimi giorni? Chi sta facendo la parte del distruttivo e chi, invece, sta costruendo?”. Ciononostante i sindacati saranno convocati lunedì per illustrare il documento.

Un documento che quindi porta al pareggia ha spiegato ancora Rita Rossa: “il bilancio pareggia riproponendo i 32 milioni di euro di insinuazione nella massa passiva, svalutati del 50%. Abbiamo fatto questa scelta non perché siamo cocciuti o perchè vogliamo fare cose che il Ministero ci ha già contestato, ma perché sono cambiate delle condizioni. Nel 2012 l’Osl non aveva ancora quantificato la massa passiva, non aveva detto quali erano i crediti ammissibili e quindi se la nostra iscrizione corrispondeva a un dato numerico reale. Oggi le cose sono cambiate. Intanto, abbiamo certificato che quei 32 milioni  usati in maniera impropria dall’amministrazione Fabbio nel corso del 2012 vengono compensati con l’iscrizione a bilancio di un credito certo, esigibile e privilegiato e che quindi potremmo sperare di avere indietro anche al 100%, nonostante l’atteggiamento giustamente prudenziale che ci ha portato a iscriverlo al 50%.  Questo credito è stato iscritto a copertura della partita straordinaria, così come richiesto dal Ministero. In effetti lo scompenso si è determinato per un fatto straordinario e non avrebbe potuto coprire partita corrente. Siamo stati comunque prudenti, ma la manovra tariffaria obbligata dal dissesto sta dando i suoi frutti e ha generato un aumento delle entrate. Stiamo inoltre facendo una politica di revisione della spesa molto precisa. Con questi 16 milioni di euro copriamo quindi il disavanzo del 2012, la parte che dobbiamo restituire del fondo rotativo e di andare avanti nell’azione di risanamento. So che gli alessandrini non sono contenti, la città è più buia e meno ben tenuta, dalla cura del verde alla manutenzione delle strade. Il mio disagio è grande di fronte a questi aspetti, ma io mi sono trovata in una situazione drammatica e ho fatto quello che ho potuto cercando di conciliare il mantenimento dei posti di lavori con il risanamento della città. Adesso la partita si gioca a Roma, dove qualcuno dovrà pur sostenere questa impostazione, non tanto per questa amministrazione, ma per questa città. Gli alessandrini hanno fatto tanti sacrifici che hanno portato dai -46 milioni di euro alla previsione di chiusura del bilancio 2012 a -9 milioni. E’ un risultato gigantesco ottenuto in un anno e mezzo e speriamo che vada bene anche a Roma per poter continuare nell’opera di risanamento. Questo è il punto di partenza per raggiungere  gli obiettivi che ci siamo fissati per il 2014, tra cui il rifinanziamento dei capitoli per il personale.  Potremmo infatti stanziare quei 4 milioni di euro tolti nel 2012 per i dipendenti dell’Ente, per noi interlocutori privilegiati afronte dell’impegno dimostrato, dei  contratti fermi da 5 anni e degli stipendi, a prità di livello, molto più bassi rispetto a quelli dei lavoratori delle partecipate”.

Ma al sindaco abbiamo chiesto infine cosa potrebbe succedere se il Ministero dovesse opporsi alla soluzione scelta dalla giunta: “Se il Ministero dovesse dire no, noi continueremmo comunque a lavorare con i parlamentari per avere il riequilibrio effettivo in tre anni. Questa impostazione contabile ci consente infatti di pareggiare, ma nel 2014, con soldi veri, le entrate pareggeranno le uscite. Se il Ministero dicesse no e non ci fossero neppure questi emendamenti io non procederò a nessun taglio ulteriore perché a quel punto lo Stato centrale dimostrerebbe di non avere la minima solidarietà nei confronti di un Comune che vuole camminare da solo, senza artifici contabili”.

Intanto il sindaco ha annunciato che definita l’ipotesi di bilancioil pallino passa ora anche da Roma. Noi vorremmo presentarci a Roma con tutta la maggioranza che ha sostenuto il percorso. Per questo chiediamo a tutti i parlamentari che rappresentano il territorio di sostenerci e di sostenere tutto il progetto”. Un approccio condiviso anche dall’assessore Ferraris: “Il comune capoluogo una volta che avrà rialzato la testa sarà protagonista di un progetto di area vasta. La crisi del capoluogo infatti può essere contagiosa e questo non può essere un elemento da sottovalutare.” Dopo le foto con i documenti il comunicato inviato da Palazzo Rosso:

Il sindaco Rossa'pareggia' il bilancio e risponde ai sindacati [DOCUMENTI]

Di seguito il comunicato inviato da Palazzo Rosso: “In questi mesi abbiamo lavorato assiduamente per rispettare la data perentoria del 15 ottobre per la presentazione dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, anche se sia passato in Commissione Bilancio della Camera un emendamento che consentirebbe, se approvato il provvedimento di legge, di prorogare la presentazione dei bilanci il 30 novembre anche per i comuni in dissesto.

Ci presentiamo con documenti contabili che hanno previsto l’approvazione del bilancio consuntivo 2011, ci apprestiamo ad approvare il Bilancio 2012 e il pluriennale 2013 -2015. L’obiettivo è quello del pareggio come previsto dalla legge che concede 2 anni per raggiungere questo risultato. L’impostazione che la maggioranza si è data è stata quella di conciliare il rispetto delle norme e la necessità di risanamento con le esigenze di coesione sociale della città. Il risanamento non è semplicemente un fatto tecnico e contabile, ma deriva dalla responsabilità, prima di tutto civile della allora opposizione che ha portato denunciare le falsificazioni di bilancio e non vi è alcuna differenza fra una denuncia alla Corte dei Conti e quella alla Procura della Repubblica, perché entrambe le magistrature avrebbero comunque lavorato insieme. L’opposizione ha svolto fin dal 2009 il suo ruolo di denuncia delle irregolarità e di porre al centro del dibattito il tema del risanamento dei conti.

Per parte nostra non ci siamo mai posti l’obiettivo di fare scelte per rispondere a categorie speciali di cittadini e avere un ritorno in termini di consenso, così come ci siamo sempre rifiutati di seguire la strada della chiusura di servizi che la legge considera non essenziali, ma che per noi sono fondamentali.

Eravamo e siamo convinti che la coesione sociali passi anche attraverso le risposte che la politica è in grado di mettere in atto

Se confrontiamo il consuntivo 2011 con la previsione di chiusura del bilancio di 2012 abbiamo una chiusura a -12,5 milioni di euro e delle previsioni di consuntivo che si collocano a -9 milioni.

Questi risultati sono la testimonianza evidente che la nostra comunità ha saputo stringere i denti realizzando in 6 mesi un risultato epocale; senza scomodare esperti matematici, ma tanto per ricordarlo a chi si diletta scrivere mostrando molta dimestichezza con le dietrologie, ma nessuna per i numeri, si tratta di 34 milioni di risparmio in 6 mesi.

Questo risultato è certo frutto di una corretta impostazione contabile, ma soprattutto dello sforzo che i cittadini hanno compiuto; vogliamo dire loro che, nella tragedia che abbiamo gestito non potevamo fare di più e anzi che sappiamo di dover continuare a stringere i denti e chiedere ai cittadini di farlo con noi.

Il bilancio non è un semplice atto contabile ma è la carta fondamentale in cui vivono le scelte della politica. Col principio del buon padre di famiglia abbiamo stimato prudenzialmente le maggiori entrate, tenendo conto della crisi che attanaglia le famiglie, non solo alessandrine: nel 2013 le entrate si stabilizzano intorno ai 96 milioni di euro e con una spesa di 129 milioni il gap ci sarebbe ancora. Una parte dei crediti però deriva dall’insinuazione nella massa passiva dei creditori del Comune per 32 milioni di euro. Nei primi mesi del 2012 infatti in questo Comune sono stati spesi 55 milioni di euro, usati per coprire debiti di competenza degli anni precedenti. Di questi 24 corrispondono all’anticipo di tesoreria, per gli altri 32 abbiamo chiesto l’insinuazione alla massa passiva.

Un’analoga richiesta, prudenzialmente stimata in 20 milioni nel 2012 venne contestata da Ministero in quanto l’Organo Straordinario di Liquidazione non aveva ancora certificato i crediti ammissibili. Oggi l’Organo Straordinario di Liquidazione ha concluso l’istruttoria e riconosciuto il nostro credito come certo, esigibile, privilegiato. Nel frattempo l’amministrazione ha scelto la procedura semplificata che lo abbatte al 50 per cento. Per questo abbiamo inserito a bilancio la somma di 32 milioni di euro aprendo parallelamente un fondo di svalutazione del 50 per cento.

Questi sono soldi della comunità alessandrina e alla comunità alessandrina devono tornare

Presentiamo un pareggio che deve essere considerato un punto di partenza; gli obiettivi di risparmio restano e sono fondamentali, in questo, i lavoratori del Comune che si sono fatti parte attiva per individuare ogni minimo spreco e per razionalizzare ogni spesa, dando una mano incredibile al risanamento complessivo.

Nel 2014 abbiamo nuovamente inserito le risorse sul costo del personale, smentendo tante voci preoccupanti e allarmistiche.

Certo un prezzo è stato pagato, non si è potuto rinnovare il contratto ai precari, ma l’accordo ATM, la riorganizzazione dei servizi ex-Aspal, il consolidamento della gestione dei servizi educativi, le prospettive su tutta la partita del Teatro, ci confermano ch le soluzioni sono possibili, purché si abbia la tenacia e la capacità di perseguirle. Noi non risaneremo licenziando i lavoratori, anzi chiediamo il consolidamento degli strumenti di cassa integrazione in deroga, ma tutte le azioni da mettere in campo hanno bisogno di un bilancio che stia in piedi, del bilancio che è stato approvato.

Coloro che pensavano che non ce l’avremmo fatta e che sarebbe stato meglio il commissario non stanno difendendo né la città né i lavoratori.

Il ruolo delle organizzazioni dei lavoratori non può essere disconosciuto da nessuno, anzi vogliamo al nostro fianco un sindacato forte e autorevole; a volte certe posizioni fanno male soprattutto al sindacato, perseguendo fini di mera visibilità personale.

In questi bilanci non ci sono artifici contabili, non c’è finanza creativa, il bilancio pareggia e le carte sono in regola. Dopo tanti mesi di tempesta noi vediamo la spiaggia avvicinarsi e vogliamo portare la barca in quel posto sicuro: A volte si ha l’impressione che qualcuno ci sia rimasto male”.

Noi avevamo l’obbligo legislativo di presentare un’ipotesi che verrà valutata dalla Commissione ministeriale e in tale ipotesi realizziamo equilibrio di bilancio in due esercizi finanziari” ha poi sottolineato l’assessore alla Programmazione Finanziaria,Matteo Giovanni Ferraris.

Ha, poi, posto l’accento sulla ‘straordinarietà’ come parola chiave: “Qualcosa di straordinariamente negativo è successo nelle spese dell’Amministrazione comunale nei primi 6 mesi del 2012 dal momento che sono stati spesi 32 milioni di euro in modo improprio, tanto da fare ritenere all’Organo Straordinario di Liquidazione del tutto legittima la nostra insinuazione nella massa passiva”.

E, ancora – ha continuato -, il Ministero ci aveva indicato come le somme derivanti da tale insinuazione potessero essere utilizzate per coprire spese straordinarie. Per questo noi riteniamo corretto iscriverle a bilancio per coprire una situazione straordinaria di disavanzo, riconosciuta come tale anche dall’Organo Straordinario di Liquidazione”.

Dopo l’approvazione in Consiglio Comunale – ha concluso – sarà solo la Commissione Ministeriale che potrà dire se le nostre ragioni siano corrette”.

Il sindaco Rossa'pareggia' il bilancio e risponde ai sindacati [DOCUMENTI]

Condividi