Autore Redazione
lunedì
21 Ottobre 2013
00:00
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Politica - Alessandria

I pendolari marcano stretto Liguria e Piemonte per evitare i pesanti tagli

I pendolari marcano stretto Liguria e Piemonte per evitare i pesanti tagli

Le associazioni dei pendolari della provincia, tra cui quella dell’acquese, restano in stretto contatto con la Regione Piemonte e Liguria, nella speranza di poter scongiurare i tagli annunciati la scorsa settimana. “I margini di manovra rimangono pochissimi” ha spiegato in un comunicato Alfio Zorzan, ma i pendolari continueranno a marcare stretto i due Enti per cercare di salvare almeno il treno 4618, la prima corsa tra Alessandria e Savona e primo collegamento del mattino tra la Valle Bormida, Acqui e Alessandria. Dalle riunioni della scorsa settimana, prima in Regione Liguria e poi a Torino, ha ricordato Zorzan, sono stati infatti prospettati tagli di 4 coppie di treni sulla Acqui-Genova, del diretto tra Acqui e Torino e proprio della prima corsa tra Savona e Alessandria. Delle diverse proposte fatte dai pendolari alla due Regioni per cercare di limitare i tagli, il salvataggio del treno 4618, al momento, sembra essere l’unica strada ancora minimamente percorribile. L’associazione pendolari dell’acquese non ha comunque intenzione di mollare la presa e, ancora una volta, ha chiesto alla Regione Liguria di sospendere “il folle progetto” che prevede la cancellazione delle 4 coppie di treni sulla linea Acqui-Genova e sollecitato un tavolo di lavoro ‘urgente’ composto da Regione Liguria, Regione Piemonte,Trenitalia, Province di Genova e Alessandria e Amministrazioni comunali interessate dalla linea. I pendolari hanno inoltre chiesto la massima collaborazione a tutte le Istituzioni “per giungere ad una soluzione sostenibile”. Il progetto presentato dalla Regione Liguria, per l’associazione pendolari dell’acquese resta infatti inaccettabile. “Sulla nostra linea non esistono treni che viaggiano completamente vuoti – ha spiegato Zorzan – Non si può pensare di toglierli senza provocare danno a qualcuno”.

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