Autore Redazione
giovedì
24 Ottobre 2013
00:00
Condividi
Politica - Alessandria

Siglato un protocollo d’intesa per i lavoratori e le imprese in crisi

Siglato un protocollo d’intesa per i lavoratori e le imprese in crisi

E’ stato siglato  giovedì mattina a Palazzo Ghilini un protocollo d’intesa finalizzato a sostenere i lavoratori e le imprese in crisi. Al tavolo, la Provincia, Confindustria, Confartigianato, ANCE, API, CNA, Cgil, Cisl e Uil e  “Credito valtellinese”, primo istituto bancario ad aver aderito all’accordo. Grazie a questa intesa, la banca anticiperà ai lavoratori in cassa integrazione straordinaria, in deroga, o con contratto di solidarietà, la somma che dovrebbero ricevere dall’Inps, così da ridurre notevolmente i tempi di attesa.

Questo accordo, ha spiegato il Presidente della Provincia, Paolo Filippi, ricalca una intesa  già siglata in passato da Palazzo Ghilini, ma amplia  il raggio d’azione, includendo anche categorie di ammortizzatori sociali, escluse nel precedente protollo.

A carico dei lavoratori non ci saranno interessi, ha poi spiegato Roberto Maio, Capo zona Piemonte Est del Credito Valtellinese, ma solo un canone mensile di 4 euro per la tenuta del conto corrente.

Questo accordo, ha precisato l’assessore provinciale al lavoro Cesare Miraglia,  è aperto all’adesione di altri istituiti bancari e la Provincia sta comunque lavorando per cercare di azzerare anche il  canone mensile a carico dei lavoratori.

Per consentire la più ampia applicazione dei benefici di tale accordo è stato previsto che le anticipazioni si applichino in determinate situazioni di crisi delle imprese:

CIG straordinaria da parte delle imprese coinvolte in procedure concorsuali (fallimento, concordato preventivo, amministrazione controllata, concordato preventivo con riserva o ‘in continuità’ e accordi di ristrutturazione ex art. 182 bis L.F. o di liquidazione);

CIG straordinaria da parte delle imprese che hanno espressamente richiesto il pagamento diretto delle indennità da parte dell’INPS, previo accordo sindacale tra le parti;

contratti di solidarietà difensivi di tipo ‘A’ e ‘B’ da parte delle imprese che hanno espressamente richiesto il pagamento diretto da parte dell’Inps, nei casi in cui la riduzione dell’orario di lavoro sia superiore al 20%;

CIG “in deroga” da parte delle imprese che non potranno piu’ chiedere l’anticipazione dell’indennità da parte dell’INPS, previo accordo sindacale tra le parti.

Condividi