Autore Redazione
sabato
14 Gennaio 2017
05:00
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Siglato l’accordo per il contratto provinciale del lavoro degli operai agricoli e florovivaisti

Siglato l’accordo per il contratto provinciale del lavoro degli operai agricoli e florovivaisti

PROVINCIA – Intesa trovata per il contratto provinciale del lavoro degli operai agricoli e florovivaisti. Tutte le tre associazioni di categoria, Confagricoltura, Cia e Coldiretti e i sindacati di categoria Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil hanno siglato l’accordo che verrà fino al 2019. L’intesa prevede l’aumento contrattuale del 2% per tutti i dipendenti del settore dal 1 gennaio 2017 e la creazione di un nuovo livello retributivo minimo in sostituzione delle tariffe delle “operazioni di raccolta”. In questa area contrattuale sono inquadrati gli operai assunti per eseguire specifici lavori, generici e semplici, che non richiedono particolari requisiti professionali come la vendemmia, la raccolta dei prodotti frutticoli, orticoli, orticoli industriali a pieno campo, a ciclo ripetitivo e alcune lavorazioni connesse: trapianto, zappatura, legatura, raccolta tralci e rami post potatura. La tariffa oraria lorda concordata il nuovo livello retributivo, con decorrenza dal 01/01/2017, è fissata in euro 6,79 (euro sei/79).

L’accordo giovedì è stato siglato in particolare da Valter Parodi e Pio Rendina (Confagricoltura), Leandro Grazioli e Marino Ravera (Coldiretti), Carlo Ricagni e Paolo Viarenghi (Cia); Marco Malpassi (Flai Cgil), Enzo Medicina (Fai Cisl), Tiziano Crocco e Renzo Melato (Uila Uil).
“Siamo soddisfatti dell’accordo raggiunto – hanno commentato i rappresentanti delle Organizzazioni agricole -, in quanto abbiamo garantito l’aumento del 2% nel rispetto di una mediazione che ha tenuto conto delle evidenti difficoltà registrate dal settore agricolo negli ultimi anni: l’aumento dei costi di gestione, la diminuzione dei ricavi e il carico burocratico. La grande novità consiste nella creazione del nuovo livello retributivo di area, che risponde alle esigenze delle aziende agricole della provincia in quanto dà loro la possibilità di collocare nuove assunzioni inerenti specifiche lavorazioni finora difficilmente inquadrabili nel mansionario del Contratto provinciale“.

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