Autore Redazione
venerdì
3 Marzo 2017
00:19
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Politica - Alessandria

Dal referendum alla prossime primarie: il punto del Pd provinciale

Alcune dichiarazioni e interventi dell'ultima assemblea degli iscritti del Partito Democratico di Alessandria, Bosco Marengo, Frugarolo, Castellazzo/Gamalero, Fubine, Felizzano/Solero.
Dal referendum alla prossime primarie: il punto del Pd provinciale

PROVINCIA – Informare, ma soprattutto capire quali sono quali sono le impressioni, le speranze e i timori di una fase intensa e convulsa, oltremodo importante in vista delle prossime elezioni amministrative. Con questi propositi si è tenuta mercoledì sera ad Alessandria, nella sede di via Inviziati 14, l’assemblea degli iscritti PD di tutti i circoli della zona (Alessandria, Bosco Marengo, Frugarolo, Castellazzo/Gamalero, Fubine, Felizzano/Solero).

Un momento importante di riflessione in vista dell’appuntamento con le Primarie per l’elezione del segretario nazionale il prossimo 30 Aprile e per le Amministrative di giugno che vedranno in corsa Rita Rossa come Primo Cittadino di Alessandria. Ad aprire i lavori il Segretario Cittadino Daniele Coloris, con la coordinatrice di zona Cristina Mazzoni, introducendo il tema della serata esposti nella relazione del Segretario Provinciale Fabio Scarsi.

E’ indubbio che ci siano stati fattori che hanno portato ad una crisi all’interno del PD” ha esordito il Segretario Provinciale “e principalmente due sono quelli più rilevanti. Da un lato una lunga crisi organizzativa dettata, fra l’altro, da una crescente perdita di credibilità della politica e dalla diffidenza dei cittadini, dall’altro una crisi di leadership ma soprattutto una crisi della proposta politica racchiusa nel post referendum dello scorso dicembre.“I sì hanno rappresentato il 40,89% mentre i no il 59,11% ma ciò che è più importante sottolineare è come la stragrande maggioranza dei no, ben il 67%, siano stati motivati dalla volontà di interrompere il Governo Renzi più che da uno scarso apprezzamento della riforma stessa.”

Interessanti anche i dati sulla distribuzione anagrafica e culturale con i sì che hanno trovato consenso nelle classi di età elevate, tra i pensionati e gli elettori con bassi titoli di studio mentre il no è stato un voto prettamente giovanile, con le punte più elevate tra i disoccupati e gli operai e nel Sud.

Cosa è dunque necessario per rimettere a posto i vari pezzi all’interno del PD? “Una leadership unita e dotata di nuova legittimazione nonché una risposta in termini di policies alle contestazioni degli elettori” ha sottolineato Fabio Scarsi “ed è inoltre necessario, anzi direi fondamentale, un Congresso vero, secondo i tempi previsti, combattuto che possa essere strumento unico volto a dare una risposta contestuale a tutti i problemi presenti sul tavolo.”

Successivamente è poi intervenuto il consigliere regionale Domenico Ravetti che ha ugualmente ribadito l’importanza di un Congresso, ritenuto assai importante anche per i cittadini, che possa portare ad una maggiore coesione e sottolineato come, all’interno del Partito Democratico, non ci debbano essere mai tifoserie interne. I dirigenti presenti hanno poi spiegato anche i passaggi tecnici e le date per lo svolgimento del congresso negli ambiti locali.

L’assemblea è poi proseguita con gli interventi di alcuni militanti fra cui Domenico Mercogliano e Fabio Decorato. Non sono mancate anche alcune note critiche, peraltro dai toni costruttivi. Dal 20 marzo al 9 aprile si svolgeranno le convenzioni, per gli iscritti, ai vari livelli partendo dai circoli per presentare le mozioni congressuali, il 30 Aprile i candidati ammessi si affronteranno nelle primarie aperte anche agli elettori del Pd per eleggere il nuovo segretario e i componenti dell’assemblea nazionale.

Prossimo appuntamento, più “mirato”, sarà invece quello di domenica 5 marzo. Nella sede della Soms, in Corso Acqui 158, si terrà a partire dalle 10 “Verso il Lingotto” un incontro con il Vice Ministro Enrico Morando in cui si presenterà la mozione a sostegno di Matteo Renzi.

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