Autore Redazione
sabato
11 Marzo 2017
10:07
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Politica - Alessandria

Una petizione per bloccare il conferimento dello smarino

Legambiente e il Comitato "No amianto del terzo valico" in piazzetta della Lega per chiedere di fermare l'opera e i conferimenti soprattutto nella cava Clara e Buona
Una petizione per bloccare il conferimento dello smarino

ALESSANDRIA – Questo pomeriggio Legambiente e il Comitato “No amianto del terzo valico” raccoglieranno firme contro l’arrivo dello smarino TAV ad Alessandria, in particolare nella cascina Clara e Buona.

Dalle 16 alle 19, in corso Roma, angolo piazza Garibaldi ad Alessandria, i componenti dei due movimenti chiederanno di firmare la petizione da presentare in Comune per impedire la realizzazione dell’opera e il conferimento dello smarino. C’è preoccupazione perché si tratta anche di materiali che contengono amianto e additivi chimici utilizzati nello sbriciolamento della roccia: ipotizziamo che 8 mila tonnellate di amianto arriveranno nel solo Comune di Alessandria, e 20 mila tonnellate di amianto nell’intera provincia“.

A quest’opera bisogna opporsi con tutte le forze: fermare i conferimenti in Cascina Clara e Buona per fermare il Terzo Valico. Opporsi alla realizzazione del Terzo Valico per fermare la devastazione della nostra provincia. Oggi gli altri siti di deposito attivi sono: Vallemme in comune di Voltaggio, Pieve di Novi in comune di Novi Ligure e Libarna nel comune di Serravalle Scrivia a cui si aggiunge la cava di Bettole in comune di Pozzolo Formigaro“.

I due movimenti, Legambiente e il Comitato, chiederanno “di sottoscrivere la petizione al Comune di Alessandria che chiede lo ‘stop’ all’utilizzo delle cave di Alessandria per lo smarino del Terzo Valico, e di aiutarci a fermare l’opera, non solo perché rischia di creare gravi danni all’ambiente e alla salute, non solo perché è un regalo agli speculatori del settore movimento terra, ma perché ne va della nostra dignità di cittadini: in un Paese dove non ci sono soldi per la sanità, per la scuola, per la salvaguardia del territorio, per aiutare i poveri … a questi progetti assurdi e costosissimi è ora di dire basta.”

 

 

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