Autore Redazione
martedì
9 Maggio 2017
11:53
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Politica - Alessandria

Quarto Polo: dopo il “linciaggio mediatico” Canestri si ritira

L'ex Forza Nuova si sarebbe voluto candidare a sostegno di Oria Trifoglio ma, dopo la diatriba politica innescata dalla lettera dei due esponenti Pd Borioli e Ravetti dove veniva ricordato il suo passato, ha deciso di rinunciare.
Quarto Polo: dopo il “linciaggio mediatico” Canestri si ritira

AGGIORNAMENTO ORE 14.30: sulla sua pagina Facebook il senatore del Partito Democratico Daniele Borioli ha commentato così la rinuncia di Graziano Canestri a candidarsi nella lista Patto per Alessandria, a sostegno del Quarto Polo.

Non posso in proposito che esprimere la mia soddisfazione politica, essendo da sempre l’antifascismo la bussola che orienta le mie scelte pubbliche. Mi fa anche piacere che egli dica apertamente che questa sua decisione deriva dall’intervento mio e di Domenico Ravetti. Anche se avrei preferito fossero i democratici presenti in quell’alleanza a maturare la decisione di escluderlo.

ALESSANDRIA – Dopo tutte le polemiche legate alla sua candidatura nella lista Patto Per Alessandria, Graziano Canestri ha deciso di fare un passo indietro e di ritirarsi. Nella lista a sostegno di Oria Trifoglio, nell’ambito del Quarto Polo, il suo nome non comparirà. Canestri ha deciso di rinunciare dopo la lettera firmata dai due esponenti Pd, Daniele Borioli e Domenico Ravetti, dove si sottolineava il suo recente passato di candidato sindaco per Forza Nuova, alle elezioni amministrative del 2012.

Graziano Canestri ha motivato la sua scelta in una lettera pubblica indirizzata alla stessa Oria Trifoglio.

Cara Oria,

prima del mio impegno civile vengono i miei obblighi, non solo morali, di padre di famiglia.

Famiglia della quale devo e voglio tutelare la serenità, la pace, quel benessere di cui, giustamente, parli tanto spesso, nonché l’incolumità e la sicurezza.

In effetti, mai in vita mia ho subito tante malevole attenzioni, né nelle mie precedenti esperienze politiche – che ho più volte ribadito di avere superato -, né, addirittura, quale fondatore di un’associazione contro l’usura!

Il clima di intimidazione, demonizzazione, falsificazione e linciaggio di cui sono stato vittima mina dalle fondamenta la tranquillità domestica che, come marito e papà di due bambini, ho il diritto e il compito di tutelare e difendere.

Non ti nascondo, inoltre, se proprio si vuole andare a rivangare nel mio passato, che, a differenza di altri, ho ben impresso in mente il rogo di Primavalle e – visti i toni di odio impiegati e alimentati da alcuni – non ho proprio nessuna intenzione di esporre la mia casa e la mia famiglia a un simile pericolo!

Di fronte alla canea delirante e persecutoria che si è elevata (tra farneticanti complottismi e inconsistenti accuse) contro di me e, di riflesso, contro te e la tua (anzi, nostra)  Coalizione, non mi resta che rinunciare alla mia candidatura a consigliere comunale nella lista “Patto per Alessandria”, onde porre fine a tutto ciò, augurandomi che finalmente si possa tornare a parlare di programmi, progetti per la città, futuro della medesima.

Certo, faccio ciò a malincuore, giacché, oltre a ledere i miei diritti di cittadino, riconosciutimi dalla nostra Costituzione, tale amara scelta mortifica la mia passione civile, il mio impegno per il sociale, che il comune amico Felice Borgoglio ha voluto benevolmente rendere noto nel suo intervento in mia difesa, anche se, francamente, visto lo spirito di servizio che in tal senso mi anima, in questo modo – come insegna il Vangelo – “ho già ricevuto la mia ricompensa”…

Ciononostante, i farisei non hanno affatto vinto, dal momento che, pur ritirandomi in prima persona dalla competizione elettorale, non farò però mancare il mio sostegno a te e all’intero movimento civico che ti appoggia, con il mio voto e con la propaganda che, da privato cittadino, svolgerò nella mia cerchia di amici e colleghi.

Lascio a chi, accusando me e il nostro movimento di “fascismo”, ne ha in realtà adottato i metodi antidemocratici, le adeguate riflessioni da porre innanzitutto a se stesso, prima ancora di accanirsi sul proprio prossimo.

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