Autore Redazione
mercoledì
7 Giugno 2017
05:39
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Politica - Acqui Terme

Ottria: “Nessuna risposta sullo smarino del Terzo Valico a Sezzadio”

Il consigliere regionale di Articolo 1 ha commentato così la vicenda dell'inserimento nel piano cave del Terzo Valico l'area della cava Opera Pia 2.
Ottria: “Nessuna risposta sullo smarino del Terzo Valico a Sezzadio”

TORINO – Pubblichiamo la posizione del consigliere regionale di Articolo 1-Movimento Democratico Progressista Valter Ottria in merito all’inserimento nel piano cave del Terzo Valico della cava Opera Pia 2, a Sezzadio.

Rispondendo, anzi non rispondendo nel merito, ad un Question Time presentato dal Capogruppo di Articolo 1 – MDP, Valter Ottria, l’Assessore regionale alla tutela del territorio, Francesco Balocco ha confermato la “melina” della Giunta regionale in merito alle giuste richieste del territorio alessandrino ed in particolare del comune di Sezzadio di non utilizzare la cava Opera Pia 2 come deposito per i materiali derivanti dai lavori del Terzo Valico.

«Sezzadio e quel territorio hanno già dato in termini ambientali» – ribadisce Ottria sottolineando nella sua interrogazione come in quella zona sia presente un sistema idrico sotterraneo vulnerabile, difeso da una Associazione di 24 Comuni e da tanti cittadini della zona.

«Ma soprattutto, ed è questa la novità che ho descritto in Aula – prosegue Ottria – quella è un’area che è stata alluvionata 6 mesi fa; riproporla come sito prioritario per i materiali di scavo è un controsenso che i cittadini e gli amministratori, giustamente, non capirebbero» – chiosa l’esponente alessandrino che da inizio legislatura porta a Torino le criticità ambientali di quell’area e non solo.

«La comunicazione della Giunta non risponde alla mia domanda che pure è abbastanza semplice: si tratta di capire se la Regione ritenga che sussistano le condizioni per considerare non idoneo quel sito. La Giunta ha ancora una volta preferito far parlare i tecnici anziché prendere una posizione più politica; per questo motivo chiediamo che sia il Presidente Sergio Chiamparino in persona a farsi carico delle preoccupazioni di quei territori» – conclude Ottria. Il quale annuncia che chiederà di incontrare il Presidente prima della conferenza di servizi prevista per i primi di luglio. 

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