Autore Redazione
sabato
21 Gennaio 2017
00:18
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Alessandria Calcio - Calcio - Alessandria

Uno striscione contro la violenza sulle donne prima di Alessandria-Lucchese

Uno striscione contro la violenza sulle donne prima di Alessandria-Lucchese

ALESSANDRIA – “Giù le mani dalle donne“. Questo il messaggio scritto sullo striscione portato in campo domenica allo stadio Moccagatta, in occasione della partita tra Alessandria e Lucchese. Anche la società grigia, infatti, sostiene le iniziative di Zonta Club contro ogni forma di violenza. Prima del fischio d’inizio sarà osservato un minuto di silenzio per ricordare le donne vittime di femminicidio. Non è la prima volta che l’Alessandria Calcio sostiene questa iniziativa, lo fece a novembre 2012. Lo scorso dicembre, invece, lo striscione comparve prima della partita del Cuspo Rugby, sul campo di Giarole.

Dopo il minuto di silenzio lo speaker dello stadio leggerà questo messaggio: “L’amore non lascia lividi, l’amore accoglie. Le mani degli uomini non sono fatte per colpire ma per proteggere. L’Alessandria Calcio sostiene le iniziative di Zonta Club Alessandria contro la violenza sulle donne perché non possiamo dire di far parte di un mondo civile se ogni 2 giorni un uomo uccide una donna.”

Zonta Club Alessandria invita tutti a rispettare le donne, anche in una forma esteriore di partecipazione, ad esempio indossando qualcosa di arancione il giorno 25 di ogni mese.

Il 2017 è iniziato peggio di come si sia chiuso il 2016: Ylenia bruciata viva, Gessica sfregiata, Rosanna e Tiziana uccise in casa. Sono solo i primi nomi di un elenco di donne maltrattate per anni, punite per i loro No. Un solo giorno non basta per ribellarsi alla violenza subita dalle donne. Sedici giorni di mobilitazione mondiale non bastano per rendere consapevole l’opinione pubblica che non siamo di fronte all’emergenza violenza sulle donne ma ad un dato di fatto, ad una dimensione culturale che vede le donne non libere di fare le proprie scelte e per questo vittime di accoltellamenti, botte, sfregi che nell’intenzione del maltrattante devono rovinare una vita più della stessa morte.”

 

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