Autore Redazione
domenica
30 Aprile 2017
06:09
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Alessandria Calcio - Calcio - Alessandria

Alessandria: l’inutile primo posto e un senso di vuoto incolmabile

Considerazioni a cuore aperto dopo il pazzo pomeriggio di Tivoli, con la serie B a un passo e sfuggita di nuovo dalle mani.
Alessandria: l’inutile primo posto e un senso di vuoto incolmabile

ALESSANDRIA – Escludendo la combinazione “chiudi-campionato” della vittoria della Cremonese e la sconfitta dell’Alessandria, quella che si è verificata in questa penultima giornata di campionato è la coppia di risultati più infame che potesse capitare. Perché rischiare di perdere un campionato pur finendo a pari punti con la vincitrice è come una vagonata di sale su una ferita che per i tifosi grigi si sta allargando sempre più, settimana dopo settimana, in un girone di ritorno da mani nei capelli.

Non bisogna recriminare per lo scontro diretto perso a Cremona, perché questo pazzo campionato di “seconde possibilità” a Sosa e compagni ne ha date moltissime. Tutte, però, clamorosamente non sfruttate da una Alessandria che a forza di giocare con il fuoco si è scottata, o forse abbrustolita. Sulle cause di questa ennesima debacle sono già state dette e scritte pagine su pagine e ognuno si è fatto le sue idee.

Certo è che tra Bormida e Tanaro, in questi ultimi anni, le “repetita non iuvant ed è proprio questo a far imbestialire di più i tifosi, che nonostante sconfitte e pareggi anche in quest’ultimo week end di aprile ci hanno creduto fino all’ultimo minuto, come succede ogni settimana da più di quarant’anni. Come hanno fatto due anni fa, quando con il Venezia l’accesso ai play-off sfumò clamorosamente all’ultima giornata. Come hanno fatto l’anno scorso, quando si attraversò tutto lo stivale per una trasferta serale a Foggia al termine di una stagione parzialmente salvata dalle gioie di Coppa Italia.

Ma quest’anno non c’è la Tim Cup  a risollevare il bilancio di una stagione che si sta rivelando tra le più fallimentari della storia grigia degli ultimi anni. C’è solo una squadra che ha dilapidato un vantaggio stratosferico pur dovendosi concentrare esclusivamente sul campionato. Nei luoghi d’incontro reali e virtuali dei tifosi si alternano rabbia, delusione, incredulità. Un senso di vuoto che sarà difficilissimo da colmare. La matematica lascia ancora un minimo spiraglio, ma a questo punto in pochi sembrano ancora crederci davvero.

Conoscendo la loro indole e l’amore per quella maglia si può dire che “in cederran mai i tifosi lisandren, in cederran mai”...ma quest’anno l’Alessandria li sta mettendo a durissima prova.

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