Autore Redazione
giovedì
25 Settembre 2014
00:20
Condividi
Eventi - Acqui Terme

Acqui Storia: tra i premiati anche Lorella Cuccarini e Simone Cristicchi

Acqui Storia: tra i premiati anche Lorella Cuccarini e Simone Cristicchi

Il prossimo 18 ottobre il Teatro Ariston di Acqui Terme ospiterà la 47esima edizione del premio Acqui Storia, un riconoscimento di grande prestigio internazionale patrocinato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. Luciano Meccacci e Giampaolo Romanato hanno vinto ex aequo nella sezione storico scientifica con due scritti dedicati a Giovanni Gentile e Papa Pio X. In quella storico divulgativa ha prevalso Giancristiano Desiderio con un volume su Benedetto Croce. L’italo-armeno Vasken Berderian ha scritto il migliore romanzo storico sull’olocausto degli armeni. Il premio in palio ammonta a 6500 euro per ogni sezione, finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. 

Premio alla carriera allo storico Roberto Vivarelli. I quattro premiati come Testimoni del Tempo saranno la presentatrice-attrice-cantante Lorella Cuccarini, lo sceneggiatore Enrico Vanzina, il direttore del TG1 Mario Orfeo e l’olimpionico Livio Berruti. Premio “La Storia in Tv” a Simone Cristicchi, protagonista del musical Magazzino18, dedicato alle vittime delle foibe.

Sono ben 189 i libri selezionati per Acqui Storia, “nessun altro premio ha così tanti autori che concorrono per la vittoria” ha ricordato Carlo Sburlati, responsabile esecutivo del concorso. L’iscrizione è gratuita ma occorre inviare ben 20 copie del libro ai giurati, un gruppo ristretto di professori, scrittori, e giornalisti. La prima selezione riduce i concorrenti a cinque finalisti e a questo punto entrano in gioco anche 60 lettori. 

Il Premio Acqui Storia, nato nel 1969 per onorare il ricordo della “Divisione Acqui” e i caduti di Cefalonia nel settembre 1943, è divenuto in questi ultimi anni uno dei più importanti riconoscimenti europei nell’ambito della storiografia scientifica e divulgativa, del romanzo storico e della storia al cinema ed in televisione ottenendo un importante rilancio scientifico culturale e una grande visibilità internazionale.

Queste le biografie dei vincitori di Acqui Storia: 

Luciano Mecacci, professore ordinario di Psicologia generale presso l’Università degli Studi di Firenze, è autore di numerose opere, fra cui Il caso Marilyn M. e altri disastri della psicoanalisi (2000), tradotto anche in inglese, russo e tedesco. Con il volume La Ghirlanda fiorentina e la morte di Giovanni Gentile Mecacci ricostruisce la vicenda dell’uccisione di Giovanni Gentile muovendo dall’ ampia letteratura esistente, sottolineando da un lato il ruolo degli ambienti culturali azionisti nella vicenda, dall’altro offrendo al lettore una meticolosa e dettagliata ricostruzione dell’attentato, mettendo in evidenza i punti ancora oscuri e risolvendo diversi aspetti relativi alla meccanica dell’evento. Scritto con ottimo stile, nonostante la mole, il volume risulta di gradevole e avvincente lettura, rendendo meno gravosa la naturale complessità del tema. 

Gianpaolo Romanato, professore di storia contemporanea all’Università di Padova e membro dal 2007 del Pontificio Comitato di Studi Storici della Città del Vaticano, collabora a diverse testate, fra le quali “L’Osservatore Romano” e “Avvenire”. Nella sua opera Pio X. Alle origini del cattolicesimo contemporaneo, che poggia su solide basi storiografiche, l’Autore ricostruisce con rigore metodologico e acume critico la figura e l’età di Papa Pio X, con attenzione per l’azione di ammodernamento della Chiesa Cattolica svolta nell’ottica del suo ruolo universale, per la complessa vicenda del modernismo e per l’ingresso dei cattolici nella vita politica italiana. 

Giancristiano Desiderio viene premiato nella sezione storico-divulgativa con il volume Vita intellettuale e affettiva di Benedetto Croce. L’Autore ci dà una biografia organica e completa del filosofo della verità e della libertà, dimostrando in maniera esemplare come il pensiero crociano nasca anzitutto dall’esigenza di “addomesticare” l’angoscia che ha sempre attanagliato il suo autore, e quindi dal bisogno di risolvere i dubbi e i problemi che via via si presentano nell’esistenza degli individui e nella storia della società, conformemente a una concezione seria, anzi tragica, della vita, che va difesa dall’imbarbarimento mediante un’assidua vigilanza critica e una permanente educazione alla libertà. 

Vasken Berberian, romanziere e regista televisivo, si conferma una delle voci più forti e autentiche della letteratura in Italia. Quello degli Armeni è un olocausto dimenticato. La persecuzione, la dispersione e la frantumazione di questo popolo libero e generoso sono state in gran parte consegnate all’oblio.  Nella sua opera Sotto un cielo indifferente Berberian resuscita questa vicenda con partecipe emozione, da armeno padrone di diverse lingue, tra cui l’italiano, comunque compiutamente partecipe dell’identità euroasiatica del suo popolo, rivelandosi capace di interpretare il senso profondo di una storia e di filtrarla in maniera romanzesca, intrecciando i sofferti destini di una famiglia con una strategia espressiva che pare resuscitare i canoni della tragedia classica. La Giuria gli assegna il premio, per il romanzo storico, tenendo conto del profilo etico/epico del suo libro, della scrittura avvincente che lo caratterizza e della capacità di rappresentare scenari complessi, articolati e suggestivi.

L’appuntamento è, quindi, a sabato 18 ottobre alle 17.15, al Teatro Ariston di Acqui Terme, in Piazza Matteotti per la cerimonia di premiazione, condotta da Franco Di Mare e Antonia Varini. Nella mattinata al Grand Hotel Terme di Acqui si svolgerà l’incontro dei vincitori con la stampa, gli studenti ed il pubblico, moderato da Carlo Sburlati.

L’interesse e l’attenzione di stampa – TV, lettori ed editori è rivolto in questi giorni alla cerimonia di premiazione del Premio Acqui Storia, un evento che pone la nostra città sotto i riflettori culturali internazionali e che si svolgerà, come tradizione, al Teatro Ariston di Piazza Matteotti. Come già in occasione della cerimonia dell’edizione scorsa, anche quest’anno ho voluto rendere onore al motivo ispiratore del Premio Acqui Storia che è nato nel 1968 per ricordare i caduti della “ Divisione Acqui”,  in memoria dell’ eccidio consumato dai Tedeschi nella grande isola di Cefalonia tra il 15 ed il 24 settembre 1943. Per ricordarlo in modo solenne, siamo onorati di avere tra i nostri ospiti, un reduce di Cefalonia, il Comm. Marco Botti, accompagnato da una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Divisione Acqui” ha dichiarato il Sindaco di Acqui Terme Enrico Silvio Bertero.

Il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Pier Angelo Taverna nel confermare, anche per l’anno in corso, l’intervento finanziario dell’Ente,  ha sottolineato “La grande partecipazione assicurata, anche quest’anno, da opere, scrittori e case editrici di prestigio, conferma l’importanza e la vitalità che il Premio Acqui Storia mantiene intatte nonostante sia ormai alla vigilia del cinquantesimo anniversario. Un traguardo contrassegnato da successi e polemiche che hanno conservato viva l’attenzione del pubblico e della critica nei confronti di questo appuntamento letterario che ha reso famoso il nome di Acqui Terme a livello internazionale, valorizzandone la storia, la cultura e le proprietà terapeutiche delle sue fonti termali. Da parte mia, comunque, confido che nel più breve tempo possibile venga ristabilito, nell’ambito delle giurie, un clima di serenità che non potrà che essere positivo per il futuro del Premio”.

 

Condividi