Autore Redazione
venerdì
3 Marzo 2017
05:26
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Eventi - Alessandria

Un weekend a tutto cinema con l’Alessandria Film Festival

Partenza venerdi sera con l'anteprima nazionale di «Caina» di Stefano Amatucci
Un weekend a tutto cinema con l’Alessandria Film Festival

ALESSANDRIA – Parte la prima edizione di Alff, l’Alessandria Film Festival, l’evento dal 3 al 5 marzo nelle sale Ferrero e Zandrino del Teatro Comunale.

Questo venerdì sera, alle 21, in sala Ferrero, proiezione in anteprima nazionale di «Caina» di Stefano Amatucci, regista napoletano che sarà presente con l’attrice Luisa Amatucci (nella foto), attrice di grande talento che si divede tra cinema, tv e teatro.

Il programma completo dell’Alessandria Film Festival 

Venerdì 3 marzo alle 21.00

Sala Ferrero

Caina di Stefano Amatucci (Drammatico, Italia 2016, 88′)

Con: Luisa Amatucci, Helmi Dridi, Isa Danieli, Gabriele Saurio.

Caina è una favola nera, un film d’impatto con immagini forti e surreali. Prendendo spunto dalla tragedia dell’immigrazione di massa che sta coinvolgendo l’intera Europa, Caina racconta la xenofobia e il razzismo attraverso lo sguardo, la mente di chi ne incarna i pregiudizi, i luoghi comuni, le parole, soprattutto le parole, che possono diventare un’arma tagliente e mortale.

Sabato 4 marzo alle 10

Sala Ferrero

Lezione di Cinema

Matteo Pollone, docente del DAMS di Torino, intrattiene un dialogo con gli studenti delle scuole cittadine su presente e futuro del cinema giovane, italiano e internazionale.

L’appuntamento, aperto al pubblico, è a cura dell’Associazione di cultura cinematografica e umanistica La Voce della Luna, che da anni opera nel campo della Media Education.

Sala Zandrino

Cine/Mini: Giochiamo a fare il cinema

Spazio dedicato ai piccoli aspiranti registi e non solo. Ispirato alle scenografie e ai luoghi che hanno fatto da sfondo ai capolavori della storia del Cinema, il laboratorio ci porterà a immaginare set cinematografici di fantasia da cui scaturiranno narrazioni inedite.

Alle 14 in Sala Zandrino

Salifornia, Andrea Beluto (Ita, 17′)

Ciacianiello, pescivendolo del Sud Italia, si impegna a far chiudere il negozio di dischi adiacente alla sua pescheria, punto di ritrovo dei ragazzi del quartiere. Frizzy, gestore del negozio, e Fravaglio, fratello minore di Ciacianiello ma dalla mentalità più aperta, provano a farlo rinsavire.

Not Yet (Lettonia 19′)

L’impossibilità di vivere per sempre felici e contenti e i sacrifici dell’amore spingono le persone a compiere le scelte più azzardate. Cosa saranno disposti a fare i personaggi del film per aiutarsi a vicenda?

NonShowreel (Ita, 7′)

Durante il casting per uno spot a caso, la difficoltà di riuscire a “vendersi”, porta un’attrice a immaginare comportamenti estremi pur di arrivare al suo obiettivo.

Dormiente (Swi, 18′, 27″), Tommaso Donati

Un uomo e una donna che vivono ai margini della società si muovono e s’incontrano tra spazi urbani e naturali, alla ricerca di una libertà dimenticata e cercando di resistere in stato di veglia

Alle 15 in Sala Ferrero

Mare Nostro, Andrea Gadaleta Caldarola (Doc, HD, Ita, 56′)

Molfetta, una città del sud Italia che si affaccia sull’Adriatico. Qui il mare non è solo sfondo di paesaggi pittoreschi da cartolina. Pesca e commercio marittimo hanno plasmato nei secoli l’ecosistema sociale ed economico della città. Attraverso le voci di alcuni pescatori, Mare Nostro intreccia e ricompone memorie e frammenti di un luogo, il Porto di Molfetta, in cui i confini tra cronaca e antichi rituali, fatti storici e ricordi personali appaiono sfocati.

Alle 16 in Sala Zandrino

Helena (Ita, 17′,17″) di Nicola Sorcinelli

Helena è un’ausiliaria dell’esercito del Fuhrer. Le sono stati affidati un gruppo di bambini ebrei, ma il treno su cui si trova viene attaccato ed Helena si ritrova unica sopravvissuta insieme a uno di loro. Un’ultima scelta le è concessa: ammirevole servitrice del proprio paese oppure traditrice reietta.

Alone Together (Ita, 8′, 55″) di Daniele Lince

Due ragazze stanno chattando. Sono amiche da molto, molto tempo, ma qualcosa sta per succedere…

Mary Mother (Afg, 20′) di Sadam Wahidi

In un lontano villaggio dell’Afghanistan, un giorno Mary sente alla radio la notizia della caduta della provincia di Kunduz nelle mani dei talebani. Dal momento che le autorità non hanno notizie di suo figlio, militare nell’esercito di Kunduz, decide di iniziare il proprio viaggio verso Kunduz per trovarlo.

Escrime (Ita, 2′,54″) di Laborafilm

Tra milioni di profili, un ragazzo e una ragazza si trovano su una chat. Un duello giocato tra quello che realmente cercano e ciò che lo schermo mostra. Chi è la vittima e chi il carnefice?

Discord of the Hyenas (Aus, 12′, 45″) di A. Peskador.

Jo, Harri, Nik e Beppo si danno appuntamento in un luogo sperduto per recuperare un bottino nascosto. Il loro compagno Lenz non si presenta. I quattro cominciano a scavare senza di lui, ma avranno un’inaspettata sorpresa.

Alle 17 in Sala Ferrero

The summer is gone di Zhang Dalei (Drama, China 2016, b/n, 106′)

In una piccola cittadina cinese, all’inizio degli anni ’90, dopo l’esame di fine anno alla scuola elementare Xiaolei può finalmente godersi le vacanze senza la preoccupazione di dover studiare o fare i compiti. Tuttavia la lunga estate torrida che gli si prospetta davanti, non sarà come se l’era immaginata da tempo.

Alle 19 al Caffè Marini

Aperitivo/Dj set a tema colonne sonore cinema organizzato da Ascom per il Centro

Alle 21 in Sala Ferrero – Proiezione fuori concorso

Venanzio Revolt – Fabrizio Dividi, Vincenzo Greco, Marta Evangelisti (Doc, Italia 2016, 54′).

Il cinema a Torino ha una storia lunga oltre un secolo: da Cabiria ai cinema d’essai del dopoguerra, dal Festival Cinema Giovani – poi Torino Film Festival – fino al Museo Nazionale del Cinema. Lorenzo Ventavoli è parte attiva di questa storia d’amore con la settima arte. Intervistato da Steve Della Casa, Ventavoli racconta gli episodi salienti della sua vita che vanno, inevitabilmente, a intersecarsi con quelli cruciali per la storia di Torino e dell’Italia. Una chiacchierata che porta lo spettatore a scoprire aneddoti curiosi legati ad alcuni dei più grandi cineasti dell’ultimo secolo: Buñuel, Allen, Bergman, De Sica, Truffaut e molti altri. Senza dimenticare l’altra grande passione della vita di Ventavoli: la canoa…

Domenica 5 marzo alle 14 in Sala Ferrero

Withered Green di Mohamed Hammad (DCP, Egypt, 73′).

Alla morte dei genitori Iman, una giovane donna tradizionalista e conservatrice, si è dovuta prendere cura della sorellina, Noha. Quando quest’ultima riceve una proposta di matrimonio, Iman è tenuta a chiedere agli zii di incontrare il pretendente e la famiglia di lui, dato che secondo il costume delle società arabe per siglare un accordo matrimoniale è necessaria la presenza di un uomo dalla parte della sposa.

Sala Zandrino

How To Save Your Darling (Ita, 6′), Leopoldo Caggiano

Darling racconta l’arte dello stare in coppia, ovvero del risolvere in due problemi che da solo non avevi. Tutto questo in salsa divertente, frizzante e colorata.

2.40 To London (Eng, 13′, 56″), Gavin Irvine

Un agente segreto prende il treno delle 2:40 per Londra: deve fare una consegna a uno strano uomo in camicia a quadri e a uno snob arrogante. Chi sono queste persone? Tante domande e così poche certezze…

Inner Me (Ita, 30′)

Seguendo il vagabondare curioso di una ragazzina tra mercati affollati, mattatoi, fornaci e cacciatori di pipistrelli, incontriamo tre donne: le loro vite narrano la durezza di nascere donna e di essere sorde in una società che è ostile dell’una e dell’altra condizione.

Spotlight (Fra, 2′,58″), Otalia Causse

Su un palcoscenico un pianista e una violinista stanno interpretando la Danse macabre di Camille Saint- Saëns. Il tecnico delle luci, dietro le quinte, è annoiato dovendo alternare soltanto due tasti per spostare l’occhio di bue dal pianista alla violinista seguendo il ritmo della musica: decide così di esprimersi attraverso un gioco di luci inaspettato.

Alle 16 in Sala Ferrero

La natura delle cose, Laura Viezzoli (documentario, Ita 2016, 70′, HD e super 8)

Un’immersione emotiva e filosofica in quel prezioso periodo dell’esistenza che è il fine vita, attraverso l’incontro e il dialogo tra l’autrice e il protagonista, malato terminale di Sla.

Un road-movie nell’animo umano, dove il tempo presente è un tutt’uno con il passato e il futuro e fa da paesaggio a un dialogo sull’amore, il dolore e il bisogno di libertà.

Alle 17 in Sala Zandrino

Djin Tonic (Ita, 14′,20), Domenico Guidetti

I protagonisti di Djinn Tonic sono Simone, un giovane precario senza più aspirazioni, e Djinn, un genio della lampada dei tempi antichi ridotto a esaudire desideri in uno squallido ufficetto di periferia. Il primo vuole un lavoro, il secondo vuole solo portare a termine il suo, di lavoro, e strappare più desideri possibili a Simone per ottenere altrettanti anni di vita.

La Fuitina (Ita, 20′), Andrea Simonetti

Gli abitanti di un paesino della Puglia degli anni ’60 hanno forti pregiudizi nei confronti di due ragazzini che trascorrono tutto il loro tempo assieme: non vedono di buon occhio la loro relazione. Un bel giorno i due ragazzini scompaiono.

Penalty (Ita, 14′), Aldo Iuliano

Un gruppo di ragazzi gioca a calcio in mezzo al nulla. La posta in gioco è molto più di una semplice vittoria che sarà decretata da un calcio di rigore finale. Da sottolineare la notevole cura dell’immagine affidata alla fotografia di Daniele Ciprì.

Alle 17 sarà anche proiettato il corto fuori concorso “Selezione Artificiale”, del regista Fabio Fossati. Di genere fantascientifico e girato interamente ad Alessandria. Protagonisti Massimo Poggio e Daniela Tusa.

Alle 19.30 in Sala Ferrero si terrà la cerimonia di premiazione. Oltre ai migliori lungo e cortometraggio saranno scelti anche il miglior attore o attrice e il miglior direttore della fotografia

 

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