Autore Redazione
venerdì
28 Aprile 2017
05:37
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Eventi

“Cuore di piombo” chiude Bistagno in palcoscenico

Lo spettacolo diretto dal giovane talentuoso Tobia Rossi, è ispirato al soldatino di stagno di Andersen.
“Cuore di piombo” chiude Bistagno in palcoscenico
BISTAGNO – Venerdi 28 aprile alle 21 va in scena l’ultimo spettacolo della rassegna “Bistagno in Palcoscenico”. Al teatro Soms verrà proposto Cuore di piombo- Un sogno d’infanzia. Lo spettacolo è ispirato a “Il tenace soldatino di stagno” di Hans Christian Andersen. La Regia è di Tobia Rossi. In scena Monica Massone e Marco Trespioli.
“Cuore di Piombo” racconta la vicenda di due personaggi del nostro mondo, quotidiani e contemporanei. Lei è Daphne, una manager ingrigita e irrigidita dalla vita e dal lavoro, cinica e spietata coi colleghi ai limiti della crudeltà, tanto che al lavoro è soprannominata “Cuore di Piombo”. Lui è Massimiliano, un giovane nevrotico e insicuro con la passione per la danza che però fatica a trasformare in una professione, un po’ per mancanza di coraggio, un po’ per una famiglia e una fidanzata particolarmente oppressivi.
Entrambi si ritrovano per le vacanze di Natale ciascuno nella propria casa di famiglia e quindi nella propria cameretta di quando erano piccoli: rivedere i giochi in questo momento particolare della loro vita significa riprendere contatto con il loro “io” bambino ed ecco che, come per magia, le due stanzette si trasformano nello scenario in cui prende vita la favola del “Soldatino”. In questo mondo di sogno Daphne e Massimiliano si incontrano, si conoscono, si confidano i loro problemi, le loro paure, i loro desideri e insieme, complice la favola di Andersen e il bambino che è dentro ciascuno di loro, riusciranno ad affrontare le loro difficoltà apparentemente insormontabili. Certe volte bisogna tornare un po’ bambini per superare alcuni scogli che si incontrano da adulti…
Le vicende di Daphne e Massimiliano si svolgono in contemporanea ma separate tra loro; quando si entra nel mondo della fiaba di Andersen le due storie diventano una sola, in cui Daphne si trasforma nel soldatino (analogia tra la rigidità della donna d’affari e il soldatino fatto di piombo, fedele alla sua divisa, ai suoi compiti ed educato a reprimere sentimenti e a non confessare paure) e Massi nella fragile e volubile ballerina di carta. Il testo del lavoro è originale, scritto su misura per gli attori coinvolti nel progetto e generato dalle loro improvvisazioni, suggestioni, contributi.
La nostra drammaturgia si intreccia con la scrittura originale di Andersen, creando sovrapposizioni, rifrazioni e giustapposizioni interessanti.
Biglietto intero: 12 euro. Biglietto ridotto (18enni e minorenni): 9 euro.

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