Autore Redazione
martedì
2 Maggio 2017
10:01
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Eventi - Alessandria

I primi 100 anni del Giro d’Italia in mostra ad Alessandria

Dal 2 al 28 maggio, Palazzo Monferrato ospita una mostra fotografica che ripercorre la storia del la corsa in rosa.
I primi 100 anni del Giro d’Italia in mostra ad Alessandria

ALESSANDRIA – La Mostra “#Giro100 – I primi 100 anni del Giro” sarà inaugurata a Palazzo del Monferrato ad Alessandria in Via San Lorenzo 21 il 2 maggio e resterà aperta fino al 28 maggio.

La rassegna è stata realizzata da RCS – La Gazzetta dello Sport, gruppo che organizza il Giro d’Italia, nel mese di maggio del 2009 in occasione del centesimo anniversario di fondazione della corsa a tappe. Avendo dovuto saltare alcuni anni, quest’anno il Giro è arrivato a celebrare invece l’edizione numero 100. Nel 1909 partì da Milano, a notte fonda, la prima tappa del il Giro d’Italia numero 1. L’arrivo a Bologna 14 ore dopo. I girini eroici macinarono 307 chilometri! Dopo aver girato l’Italia e il mondo, ed essere stata ospitata anche dall’Università Bocconi a Milano, la mostra è stata assegnata da “RCS – La Gazzetta dello Sport” al Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo di Magreglio, scegliendo come destinazione finale la casa del ciclismo e della sua storia.

 

Come è noto, il Museo di Magreglio collabora con la Camera di Commercio di Alessandria ed il progetto “Alessandria Città delle Biciclette”, dal titolo della mostra che è stata allestita a Palazzo del Monferrato nella primavera 2016 e che ora è stata riallestita proprio a Magreglio fino al 28 maggio 2017, in occasione delle iniziative promosse in occasione del passaggio della Corsa Rosa, 100ma edizione, sul territorio alessandrino con le tappe di Tortona (arrivo il 19 maggio) e di Castellania (partenza il 20 maggio).

 

L’allestimento di Palazzo del Monferrato di Alessandria ripercorre l’originale percorso in 106 immagini, suddivise in 32 pannelli tematici, sulla corsa rosa: dalle prime pionieristiche edizioni ai personaggi che l’hanno resa grande, dalle grandi montagne agli specialisti, fino ad arrivare a tutto ciò che ruota attorno alla gara, come le immagini colorate della carovana pubblicitaria, lo spettacolo del pubblico, le bellezze paesaggistiche attraversate dai corridori e tante altre curiosità. Si tratta di grandi pannelli, con spettacolari fotografie che raccontano la storia di una manifestazione che è anche un po’ la storia d’Italia. Prima di fare tappa al Museo del Ghisallo e quindi essere ospitata ad Alessandria, la mostra è arrivata anche a New York con il titolo “From past to future”, inaugurata nel novembre del 2009 presso la Eden Fine Art Gallery (al 437 di Madison Avenue, 50th Street), frutto della collaborazione fra il Comitato per il Centenario del Giro, Buonitalia e l’Istituto italiano di cultura di New York.

Più nel dettaglio la mostra parte con le origini, con i pionieri di uno sport che, anche nelle foto in bianco e nero, conserva tutto il suo concentrato di emozioni: strade buie, sterrate, a tratti infestate da briganti, bici pesantissime e senza cambio, campioni con i tubolari al collo in caso di foratura. Professionisti e dilettanti insieme; addirittura, in alcuni casi, senza posto dove dormire e cenare la sera. Il primo Giro, organizzato sul modello del Tour de France dal mitico direttore della “rosea” Eugenio Camillo Costamagna, lo vince l’ex muratore Luigi Ganna da Induno Olona, portandosi a casa un premio di oltre cinquemila lire. L’epoca dei campioni ha inizio con Costante Girardengo, “l’omino di Novi”, insidiato nella fase finale della carriera dal mostruoso Alfredo Binda (cui offrirono addirittura dei soldi per non partecipare al Giro).

A cavallo della seconda guerra mondiale la storia della corsa è quella della rivalità tra Fausto Coppi e Gino Bartali, cui seguiranno, negli anni, le competizioni tra Gimondi e Merckx, Moser e Saronni, Bugno e Chiappucci, fino ad arrivare allo strepitoso 2008 del giovane fenomeno spagnolo Alberto Contador. Ma non vanno assolutamente dimenticati anche i grandi specialisti, della montagna o della velocità, che hanno calcato le strade del Giro: da Gaul a Bahamontes, da Pantani a Cipollini, da McEwen a Petacchi. E poi i cronomen, come Anquetil e Indurain (dominatori della Corsa Rosa per diversi anni). Quante immagini di fatica, quanti scatti in piedi sui pedali, quanto sudore, quali paesaggi, quali cime montane. Dal Bondone al Gavia, dal Sestriere al Pordoi, dallo Zoncolan al Mortirolo, quanti nomi risuonano con potenza nella mente degli appassionati, fino allo Stelvio, la “cima Coppi” per eccellenza. Dalle montagne alle città, dai piccoli borghi alle soleggiate strade costiere, moltissime le parti d’Italia toccate dal Giro nella sua storia. Forse, anzi, non c’è luogo dove i protagonisti della Corsa Rosa non siano passati con le loro ruote: da piazza San Marco a Venezia al Vaticano, da Ponte Vecchio a Firenze all’Arena di Verona, passando per gli sconfinamenti in Francia e Svizzera, e senza dimenticare Olanda e Germania (nel 2002, per onorare la nascita dell’Euro), Lussemburgo e Belgio (a Marcinelle nel 2006, per un doveroso omaggio alle vittime – in gran parte italiane – del disastro in miniera di 50 anni prima).

Ora questa storia viene proposta ad Alessandria, dal 2 al 28 maggio 2017. La mostra “#Giro100 – I primi 100 anni del Giro” vi aspetta. La rassegna sarà inaugurata il 2 maggio 2017 alle ore 18.00 e resterà aperta fino al 28 maggio 2017.

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