Autore Redazione
mercoledì
24 Maggio 2017
05:46
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Eventi - Casale Monferrato

I ragazzi delle comunità psichiatriche di Oda tornano con “teatro”

Dopo il primo felice esordio dello scorso anno sotto la guida di Fabio Fazi, il punto di approdo del progetto riabilitativo di questa stagione, all’ auditorium Santa Chiara il 25 maggio. Tema …l’amore! Ingresso gratuito
I ragazzi delle comunità psichiatriche di Oda tornano con “teatro”

CASALE MONFERRATO – Torna “Teatro!”. Dopo la prima edizione dello scorso anno, giovedì 25 maggio – alle 18 – l’Auditorium Santa Chiara ( via Facino Cane, 31) ospiterà nuovamente, con ingresso libero per tutti, lo spettacolo performance messo in scena dai ragazzi delle comunità psichiatriche e gruppi appartamento di ODA, con  la regia di Fabio Fazi, fondatore de “Il Teatro della Nebbia” e dal titolo: “Variopinto è l’amore”.

Anche questa volta la rappresentazione teatrale è il momento conclusivo di un percorso e di un progetto voluti da ODA per gli ospiti dell’area dell’utenza psichiatrica, ma in questa edizione in numero ancora maggiore – sono una quindicina – sotto il coordinamento di Fabio Fazi e di Luciano Rizzetto,  che già segue i progetti di musicoterapia per le Comunità di ODA, con l’obiettivo dichiarato sin dall’inizio – e condiviso dal gruppo – non solo di passare dei momenti insieme, scoprendo le tecniche base della recitazione, ma di mettersi davvero in gioco nel preparare un vero e proprio spettacolo finale. Con i ritmi, le modalità e le assunzioni di responsabilità che comporta un impegno di questo tipo.

Come si evince dal titolo, lo spettacolo si incentra su un tema tra i più frequentati – in tutte le arti – eppure mai scontato. L’amore visto sotto angolazioni diverse, passando dal comico al serio, dalla battuta di spirito alla poesia.  Alcuni pezzi sono stati costruiti direttamente coi ragazzi, che hanno riflettuto su ciò che la parola amore significa per loro e declinandolo a contesti diversi: colori, emozioni, situazioni personali. “Per dare modo a tutti di esprimersi indipendentemente dalle problematiche individuali, molto spazio sarà affidato alla fisicità e all’espressione corporea, fermo restando dice Fabio Fazi “che molto più della performance in sè, è importante il percorso fatto insieme per arrivarci e lo straordinario impegno che ognuno dei miei attori ha messo per raggiungere un traguardo che già da sé è una vittoria”

Inoltre, inedita e espressamente realizzata per l’occasione, viene eseguita una nuova canzone, intitolata “Nella Gran Villa” e composta sia per la parte del testo che della melodia,  dal gruppo di musicoterapia condotto da Luciano Rizzetto (mediante l’utilizzo della tecnica della composizione facilitata), che cosi la descrive: “La canzone nasce con l’obiettivo di raccontare una storia di amicizia tra una ragazza e un ragazzo che casualmente si incontrano ad una festa in una “gran villa” (che Sia la nostra Villa Raffaella? La Cappuccetta? L’Abbazia?). Ma negli incontri di musicoterapia successivi il gruppo tende sempre più a far sfociare in amore questa amicizia e usciti dalla “friendzone” i due ragazzi finalmente si baciano. Forse sarà amore.”

La canzone sarà preceduta da una breve introduzione di Fabio Fazi  e verrà letta da uno dei ragazzi.

La chiusura della rappresentazione è quella che dà senso al titolo, poiché  i ragazzi,  in coro, dicono tutti insieme “l’amore è variopinto”, su una ultima scena che gioca proprio sul binomio  colori-amore.

Impegno, ore di prove, fatica, ma anche passione e curiosità per un nuovo traguardo da raggiungere, avranno quindi il loro momento conclusivo e  la gratificazione più grande nell’esporsi al pubblico e al suo giudizio.

Il presidente di ODA, Alberto Busto commenta: “Progetto che vince non si cambia…“Teatro!” è stato arricchente, educativo, ispirante, sin dalla sua prima edizione: i ragazzi meritano di potere avere opportunità rieducative di qualità e il mio grazie a Fazi, oltre che agli educatori di Oda, è davvero sentito. Questo, lo voglio ricordare, è solo uno dei progetti speciali su cui il nostro Ente investe, da sempre, sia per i nostri ospiti dell’area psichiatrica che per quelli della disabilità psicofisica, con  obiettivi precisi:  favorire la loro riabilitazione personale ma anche comunicare  con la città e con la sua comunità, perchè essi siano conosciuti e riconosciuti, in una dimensione  di sempre maggiore  interazione nel tessuto sociale in cui vivono e lavorano per il pieno recupero delle loro abilità.

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