Autore Redazione
mercoledì
19 Maggio 2021
07:58
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Libri - Alessandria

Irvin Yalom con la ‘sua’ cura di Schopenhauer presenta un romanzo psico-filosofico unico nel suo genere

Irvin Yalom con la ‘sua’ cura di Schopenhauer presenta un romanzo psico-filosofico unico nel suo genere

RADIOGOLD – Il primo appuntamento con Ecce Liber, nuova rubrica di RadioGold ad opera di Simone Sciamè autore di Pane e Sabbia, comincia con un libro pubblicato nel 2005 da Neri Pozza. Parliamo de La cura Schopenhauer di Irvin Yalom.

Il protagonista di questa storia è Julius Hertzfeld, uno psicoterapeuta americano, vedovo. Gli viene diagnosticato un melanoma incurabile e capisce subito che non gli rimarrà molto da vivere. Dopo la triste notizia, Julius tira le somme della sua vita. È stata una brava persona? Ha svolto scientemente il suo lavoro da psicoterapeuta? Tutto sommato, si dice convinto di essere stato un buon essere umano. Ma c’è una persona che non è riuscito ad aiutare, che è stato per lui un vero fallimento, ed è Philip Slate, un suo vecchio paziente narcisista con un problema con il sesso. Quando prova a contattarlo, Philip afferma di essere guarito. Merito degli insegnamenti filosofici di Arthur Schopenhauer, ora è un uomo nuovo, è un intellettuale, basta a se stesso e di mestiere offre consulenze filosofiche. Julius non nasconde il suo scetticismo, ma è curioso di saperne di più. Invita Philip a partecipare alle sedute di terapia di gruppo, insieme agli altri pazienti. Riuscirà Julius a espiare il suo senso di colpa prima che sia troppo tardi?

In questo romanzo psicologico, Irvin Yalom (psichiatra californiano), alterna la narrazione e la biografia approfondita del filosofo pessimista per eccellenza, Arthur Schopenhauer. Questo espediente ci aiuta non solo a farci un’idea di chi fosse come uomo, ma anche a darci un’infarinatura sul suo pensiero filosofico che Philip Slate, uno dei personaggi più importanti, interiorizza.
Attraverso uno stile asciutto e fluido, Irvin Yalom ci guida nelle menti di Julius e Philip, senza perdersi in dissertazioni. Le location sono poche, perlopiù in luoghi chiusi, e l’autore non si concentra sulle descrizioni dell’ambiente ma sulla coscienza, le emozioni e l’interiorità dei personaggi. La lettura risulta stimolante anche per merito di aforismi, riflessioni sulla vita e sulla morte, il vero fulcro dell’opera.

La cura Schopenhauer è prima di tutto un inno alla vita e alla sua comprensione, un invito a squarciare il velo di Maya. L’autore è capace di sedurre il lettore con la filosofia senza tediare, ma affidando ai personaggi storie e battute in grado di coinvolgere ciascuno di noi. I personaggi secondari svolgono un ruolo fondamentale nella loro semplicità. Creano armonia e portano avanti la narrazione. Lasciano un sorriso sulle labbra, come quando si riscoprono dopo tanti anni le foto in compagnia di vecchi amici. Questo libro-terapia può essere letto in un momento di crisi adolescenziale o in età adulta. Dispensa pillole adatte a tutti i palati. Consigliato vivamente a chiunque interessi scavare nel significato dell’esistenza umana e nell’essere umano nella sua forma più metafisica.

Photo by Sincerely Media on Unsplash

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