Autore Redazione
martedì
7 Novembre 2017
17:00
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L’attività all’estero e le culture del mondo nel Calendario dell’Arma

Sono stati presentati anche ad Alessandria dal Colonnello Enrico Scandone il Calendario Storico dei Carabinieri e l'Agenda dell'Arma 2018
L’attività all’estero e le culture del mondo nel Calendario dell’Arma

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Erano partiti proprio dalla Cittadella di Alessandria i settanta Carabinieri che per primi uscirono dai confini nazionali per una missione all’estero. Dalla spedizione in Crimea dell’aprile 1855 decine di migliaia di militari dell’Arma sono stati poi impegnati in conflitti all’estero e, soprattutto negli ultimi 20 anni, anche in missioni di pace e cooperazione internazionale. Una delicata attività che oggi è tratteggiata nel Calendario Storico dell’Arma 2018. Presentato ad Alessandria dal Colonnello Enrico Scandone, Comandante Provinciale, il calendario rende omaggio al lavoro dei Carabinieri in Italia, all’estero ed esalta anche la cultura dei Paesi dove quotidianamente operano i militari.

Il Calendario Storico, infatti, affianca alle opere del Maestro Ugo Nespolo le altrettanto suggestive e colorate tavole di 12 artisti stranieri che con la loro pennellate esprimono le culture con cui si confrontano ogni giorno i militari. A trasmettere la complessità delle attività svolte dall’Arma è anche la copertina del calendario, una sorta di “album di famiglia” in cui sono raffigurate tutte le specialità, compresa l’attività a difesa dell’ambiente dei Carabinieri Forestali, gli ultimi arrivati “in famiglia”. La natura trova espressione anche nell’opera di Steve Bandoma scelta per il mese di gennaio. L’artista della Repubblica Democratica del Congo, in rappresentanza della cultura contemporanea del Centro e Sud Africa, evoca l’impegno per l’ambiente fondendo una figura umana a lunghe radici. Il volto severo dell’artista rumeno Adrian Ghenie, a febbraio, interpreta con decise pennellate il tema della sicurezza personale e sociale, raffigurato anche da tre operatori del Gis, le forze speciali dell’Arma impiegate anche nell’Est Europa. A marzo la corsa verso la libertà del ragazzo dipinto dall’artista albanese Adrian Paci e l’immagine dell’abbraccio di un Carabiniere a un gruppo di cittadini sono invece espressione della tutela delle categorie deboli e omaggio alla cultura dell’area dei Balcani. Mark Bradford, scelto per rappresentare gli Usa all’ultima Biennale di Venezia, con un’esplosione di forme e colori dipinge la sua visione di integrità multiculturale, rappresentata anche dal Corazziere e dai due Carabinieri di origine straniera che completano il mese di aprile del Calendario Storico. A maggio le tradizioni dei Paesi del Centro e Sud America sono poi esaltate dall’opera dell’artista messicano Curiot cui è affiancata l’immagine di due Carabinieri durante una tradizionale processione religiosa italiana. I colorati microfoni dell’iracheno Adel Abidin e, a fianco, i Carabinieri impegnati in una conferenza stampa, sono invece l’omaggio alla libertà di espressione che colora il mese di giugno dedicato alla cultura della Mesopotamia.

A luglio il gruppo di persone dipinte dall’artista marocchino Nabil El Makloufi e gli attenti Carabinieri tratteggiati da Nespolo evocano la libertà di riunione e manifestazione e ricordano anche le attività svolte dai militari in Nord Africa. L’impegno per la cooperazione internazionale esplode poi ad agosto nei colori dell’opera del kenyota Paul Onditi e nella stretta di mano tra un Carabiniere e un commilitone straniero. L’Oriente e la tutela del patrimonio culturale, a settembre, si esprimono attraverso l’artista Afghano Mohsen Taasha Wahidi e nell’immagine di un Carabiniere dei Caschi blu della cultura impegnato a recuperare un’opera d’arte. Il bambino senza volto dell’israeliano Gideon Rubin, espressione dell’arte contemporanea del Medio Oriente, trasmette con potenza l’importanza della tutela dei minori, rimarcata anche dal Carabiniere che sulla sinistra della pagina di ottobre si avvicina a un altro bambino. A novembre “l’ordinata convivenza civile è tratteggiata nello scorcio urbano della pittrice indiana Reena Saini Kallat e nel militare all’ingresso di una stazione dei Carabinieri, il presidio di “legalità e prossimità” dell’Arma. All’identità culturale è poi dedicato l’ultimo mese dell’anno, tratteggiato nelle sagome colorate del maliano Abdoulaye Konatè e da una pattuglia del reparto Radiomobile dei Carabinieri.

A completare il Calendario Storico 2018 le tavole curate dall’art director Silvia di Paolo: il paginone centrale con tutte le bandiere degli Stati e delle Organizzazioni Internazionali con cui collaborano i Carabinieri e i simboli dello Stemma Araldico dei Carabinieri. Al Calendario Storico dell’Arma, arrivato a una tiratura di 1.300.000 copie, di cui quasi 11.000 in lingua straniera (inglese, francese, spagnolo, tedesco, arabo e quest’anno anche giapponese, cinese e russo), si affianca da ormai 39 anni anche l’Agenda dell’Arma, nel 2018 dedicata allo sport e, in particolare, agli atleti del Centro Sportivo Carabinieri.

Qui sotto il video del Calendario 2018 del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri proiettato durante la presentazione a Roma.

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