Autore Redazione
lunedì
20 Novembre 2017
05:00
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Cronaca - Alessandria

Turni “massacranti” e mensa scadente. La Penitenziaria dice “basta”

Gli agenti della Polizia Penitenziaria di Alessandria questo lunedì 20 novembre, dalle 10.30, si raduneranno in piazza Don Soria davanti al carcere Cantiello e Gaeta
Turni “massacranti” e mensa scadente. La Penitenziaria dice “basta”

 

AGGIORNAMENTO – La segreteria Fns Cisl questo lunedì ha richiamato con forza l’attenzione sulle condizioni di lavoro degli agenti della Polizia Penitenziaria. Armati di bandiere e fischietti, i delegati del sindacato arrivati da tutta la regione si sono radunati davanti al carcere Cantiello e Gaeta di Alessandria, in piazzale Don Soria. Con la protesta, ha sottolineato Enzo Ricchiuti, la Fns Cisl Piemonte ha voluto rimarcare il problema della carenza d’organico, causa dei conseguenti turni di lavoro “massacranti” dei baschi azzurri. A rendere ancora più difficile la vita degli agenti della Penitenziaria all’interno del carcere anche le aggressioni da parte dei detenuti e una “pessima”qualità del servizio mensa che rende ulteriormente indigesta la giornata lavorativa.

Turni “massacranti” e mensa scadente. La Penitenziaria dice “basta”
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ALESSANDRIA – Gli agenti della Polizia Penitenziaria di Alessandria questo lunedì 20 novembre, dalle 10.30, si raduneranno in piazza Don Soria davanti al carcere Cantiello e Gaeta. La protesta, ha spiegato la segreteria regionale della Fns Cisl, vuole puntare i riflettori sulle condizioni di lavoro dei baschi azzurri.

Da tempo il personale della Polizia Penitenziaria denuncia il problema della carenza d’organico e i conseguenti turni di lavoro “massacranti”. A rendere ancora più difficile la vita dei baschi azzurri all’interno del carcere sono poi  le aggressioni da parte dei detenuti e anche una “pessima” qualità del servizio mensa che rende ulteriormente indigesta la giornata lavorativa.

Gli agenti della Penitenziaria, stanchi di attendere invano una soluzione ai vari problemi denunciati, hanno deciso di radunarsi davanti al carcere alessandrino, preoccupati anche da possibili nuovi tagli all’organico. “Temiamo il colpo finale al Corpo –  ha sottolineanto la  Segreteria della Fns Cisl Piemont – con un taglio drastico degli uomini sulla pianta organica a seguito della Legge Madia e quindi con il paradosso che da un lato il personale diminuisce e dall’altro i detenuti aumentano. La situazione è diventata insostenibile”.

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