Autore Redazione
mercoledì
6 Dicembre 2017
01:47
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Cronaca - Valenza

Mercato digitale: per il distretto valenzano 500 milioni di occasioni

Sono 500 milioni i potenziali compratori cinesi sull'online. Nel convegno di Confindustria illustrate le grandi potenzialità del web.
Mercato digitale: per il distretto valenzano 500 milioni di occasioni


VALENZA – I tempi cambiano e la tecnologia ci aiuta a migliorare. Non sfruttarla è un grave errore anche perché oggi più che mai apre scenari allettanti per tutto il mondo dell’imprenditoria, soprattutto quello che produce manufatti di qualità. Lo hanno spiegato con lucidità ed efficacia due massimi esperti del settore, Andrea Boscaro, titolare della società di formazione di marketing digitale “The Vortex”, e Giulio Finzi di “Netcomm“, consorzio che in Confindustria si occupa dell’ecosistema del commercio digitale, nonché docente di web marketing ed e-commerce in diversi atenei italiani.

Sono i numeri a parlare e a spiegare la portata di internet. Ogni anno le vendite dei beni di lusso su internet crescono del 15%. Il 70% delle persone che hanno acquistato questi beni ha acquisito in precedenza informazioni online. D’altronde “le nuove vetrine sono canali social come Instagram – ha spiegato Andrea Boscaro“. Tuttavia l’ecommerce è solo un punto di arrivo perché sul web corrono informazioni utili nella vita professionale anche e soprattutto nelle aziende. Linkedin, per esempio, ha aggiunto Boscaro, è un social professionale dove è “possibile stringere ottime relazioni e trovare persone adatte al business“. Avere un sito non è più sufficiente perché solo un terzo delle vendite online avviene oggi attraverso siti proprietari, il resto passa attraverso altri canali e per questo è centrale curare l’immagine di un’azienda e la sua reputazione digitale.

L’attenzione a quel che si dice sul web di un marchio è quindi cruciale ed è un aspetto destinato a essere curato continuamente, sapendo che non tutti i mercati sono uguali. Quello cinese, ha spiegato Giulio Finzi, è per esempio mastodontico e completamente diverso da quello italiano, eppure dalle grandi potenzialità. Già oggi ci sono 500 milioni di potenziali compratori cinesi sull’online mentre sono solo 180 milioni negli Stati Uniti e circa trecento milioni in Europa. La Cina è un paese dove la vita è completamente digitale. Lo è talmente tanto che il denaro contante non esiste, e i senzatetto mostrano addirittura un ‘qr code’ per chiedere denaro. La Cina è già oggi il maggior acquirente nel settore del lusso con compratori in prevalenza tra i 25 e i 30 anni. Complessivamente l’80% dei cinesi che acquistano online ha meno di 35 anni e per questo sarà “centrale immaginare prodotti pensati per questa fascia di pubblico – ha spiegato Giulio Finzi”.

Un grande mercato che occorre avvicinare con progettualità e competenze hanno aggiunto in coro i due relatori. I marketplace, per esempio, sono un ottimo strumento per arrivare su più mercati. Esserci è essenziale ma occorre anche ricordare che perché un prodotto finisca nel carrello elettronico di qualcuno è fondamentale prima essere visibili, bisogna far conoscere il prodotto per vendere. Ed è anche necessario saper rendere appetibile il prodotto per riuscire a vendere ancora meglio. “La personalizzazione del prodotto è indispensabile – ha spiegato Finzi. Ed è fondamentale anche raccontare una storia, fare storytelling“. Un’occasione ghiottissima per il distretto valenzano, in possesso di un enorme sostrato creativo e artigianale, ma ancora sconosciuto alla maggior parte delle persone e che invece potrebbe rappresentare un elemento dal grande appeal per il pubblico.

Valenza insomma ha bisogno di comprendere davvero il valore che già possiede, scegliendo di investire in comunicazione e competenze per arrivare su più mercati possibili. Ora è fondamentale decidere di intraprendere la strada del web, “sapendo che ci vuole tempo per sfruttarla al meglio e che si sbaglierà. Tuttavia solo misurandosi in prima persona con tutti gli strumenti a disposizione si potranno ottenere i risultati sperati – hanno concluso i due relatori”.

“Il tema del Digital Commerce è di grande interesse per il comparto del lusso e per la gioielleria di Valenza – ha commentato Francesco Barberis, Presidente Aov Confindustria. Le aziende orafe associate a Confindustria Alessandria, che rappresentano circa 2000 occupati nel distretto, ci invitano a favorire un processo di avvicinamento collettivo ai grandi scenari internazionali ed ai nuovi consumatori che possono essere raggiunti attraverso i nuovi strumenti digitali. L’importante partecipazione al convegno di Valenza rafforza la nostra volontà di procedere rapidamente a condividere con le aziende e con gli Enti di riferimento programmi e modalità di attuazione di un progetto collettivo finalizzato alla presentazione digitale dell’identità distrettuale, della sua storia e delle sue competenze manifatturiere, attività propedeutica alle fasi di commercializzazione on line del gioiello. Programmi di formazione specifica ed individuazione delle figure “specializzate” all’interno delle aziende costituiranno l’indispensabile fase preparatoria per avviare le attività di commercializzazione con competenza e preparazione. La nostra attenzione al tema digitale – sottolinea Barberis – si accompagna alla consapevolezza che il mantenimento delle competenze esecutive ed ideative dei maestri orafi valenzani è allo stesso tempo indispensabile ed urgente. Con il Sindaco Barbero e con l’Amministrazione Comunale di Valenza, che ringrazio per la fattiva collaborazione e costante attenzione, condivideremo entrambe le tematiche con l’obiettivo di innovare i processi formativi e garantire il mantenimento della posizione di leadership nel segmento Alto di Gamma conquistato dal Distretto orafo valenzano grazie alle capacità ed alla professionalità dei colleghi imprenditori. Un caloroso invito quindi a tutte aziende interessate ad approfondire i nostri progetti sul Digital Commerce contattando direttamente Confindustria Alessandria”.

Per accompagnare le imprese in questo approccio necessario Confindustria intende avviare un progetto di coinvolgimento delle imprese che favorisca una maggiore attenzione al web e la costruzione di progetti di vendita in mercati potenzialmente vincenti come quello cinese, dove non esistono barriere in entrata e quindi estremamente interessanti per il distretto valenzano.

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