Autore Redazione
giovedì
11 Gennaio 2018
18:53
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Cronaca - Alessandria

I Carabinieri incontrano gli studenti: “Legalità e regole”

Il capitano Claudio Sanzò, Comandante della Compagnia Carabinieri di Alessandria, e il maresciallo Mariagrazia Putzolu si sono confrontati con gli studenti dell'istituto comprensivo Pochettino di Castellazzo Bormida.
I Carabinieri incontrano gli studenti: “Legalità e regole”

CASTELLAZZO – L’istituto comprensivo Pochettino di Castellazzo Bormida ha ospitato mercoledì l’incontro tra rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri e i giovani studenti della scuola. Oltre un centinaio i ragazzi presenti che, accompagnati dai loro insegnanti, hanno approfittato della presenza del capitano Claudio Sanzò, Comandante della Compagnia Carabinieri di Alessandria, e del maresciallo Mariagrazia Putzolu, per rivolgere loro domande sui più svariati argomenti legati alla legalità e al loro futuro.

Dopo aver esposto concetti come “legalità” e “rispetto delle regole“, si è cercato, attraverso un sereno dialogo e scambio di opinioni, di far riflettere sul perché della percezione delle regole come un impaccio, accettando con difficoltà alcune imposizioni o divieti ideati per la tutela di un più ampio interesse generale.

Nel comprendere la convenienza del rispetto delle regole in ogni ambito, scolastico, familiare e sportivo, tutti i ragazzi hanno riflettuto anche sull’importanza di accettare le differenze fisiche, caratteriali, religiose e ideologiche che ci contraddistinguono, vedendo queste differenze non come elementi di discriminazione, che rendono fertile l’ambiente a comportamenti come il bullismo o il cyberbullismo, ma come elementi di novità, di crescita e di condivisione.

La giornata si è poi conclusa sensibilizzando gli studenti su come ogni nostro comportamento, anche se ritenuto semplicemente uno scherzo, possa avere conseguenze più o meno gravi qualora non contestualizzato e fuori dal semplice atto giocoso, per chi lo compie e per chi lo subisce.

Il magistrato Gian Carlo Caselli qualche anno fa scriveva: “Il rispetto della legge equivale a civile convivenza, un quadro costruito con riferimento all’interesse generale, che perciò offre a tutti speranze di vita migliore e di crescita ordinata. Altrimenti a prevalere saranno sempre i rapporti di forza e i privilegi, cioè gli interessi particolari di questo o di quello (singolo, famiglia, gruppo, lobby, cordata, clan, organizzazione criminale).

Questo non deve accadere, grazie al lavoro sinergico dei singoli e della collettività.

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