Autore Redazione
mercoledì
28 Marzo 2018
01:23
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Cronaca - Acqui Terme - Alessandria - Casale Monferrato - Novi Ligure - Ovada - Tortona - Valenza

Acquisti online: provincia ancora indietro ma commercio si adegui

Ma il mondo del commercio è cambiato e ignorare questa svolta è un grave errore ha spiegato l'esperto di marketing digitale Andrea Boscaro.
Acquisti online: provincia ancora indietro ma commercio si adegui

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Si discute delle insidie al commercio tradizionale ma la provincia di Alessandria non brilla certo per acquisti online. Lo rivela una grafica del Sole24ore che ha analizzato i numeri forniti dall’Osservatorio Alkemy, digital enabler italiano su un campione di circa 50mila ordini annui relativi agli shop online gestiti dalla società in tutte le principali categorie di prodotti con l’esclusione dei servizi banking, turismo e gaming. Il focus, quindi, è proprio sul comportamento degli acquirenti online rispetto ai fornitori di prodotti. In base a questi dati, riferiti a fine settembre 2017 l’Alessandrino risulta al 71esimo posto in Italia, nella zona bassa quindi della classifica, peraltro attorniata da province con un indice assai elevato. Vercelli per esempio è al 12esimo posto, al 25esimo c’è Pavia, e comunque in tutto il Piemonte gli ordini oscillano tra i 40 e i 50 ogni 100 abitanti mentre in provincia di Alessandria gli acquisti sono stati 29,8 ogni 100 abitanti.

Mappa acquisti online del Sole24ore

Abbiamo ragionato su questo report con l’esperto di tematiche digitali, Andrea Boscaro, nella nostra rubrica del martedì alle 18.40, “Non è come ieri“. Secondo Boscaro è utile partire dalle realtà più dinamiche nell’acquisto online: “Questa classifica vede protagoniste Sondrio e Milano, due province molto particolari. Sondrio è molto vasta e quindi il commercio elettronico è un’opportunità. Milano ha caratteristiche opposte e quindi propone una certa comodità dell’acquisto online. Per la provincia il risultato basso può rappresentare un’opportunità e potrebbe consentire ai negozi, di affrontare la trasformazione in atto nel mondo del commercio più gradualmente.”

“A Milano – ha continuato Boscaro – c’è un locale che si chiama Portineria 14 che non è un solo bar ma uno snodo della vita di quartiere. In quel luogo si possono far arrivare i pacchi per poi andare a ritirarli, lasciare un mazzo di chiavi e quindi è un luogo di aggregazione e di servizio. Secondo me essere un nodo all’interno del territorio è una caratteristica che non potrà mai essere scalzata dal mondo del commercio elettronico a patto che però il ruolo nei confronti del cliente sia di assistenza, di vicinanza, di competenza. I negozi quindi diverranno luoghi di esperienza ma anche dei luoghi dove poter dare un valore aggiunto che non sia solo il prodotto.”

Rimanere ancorati al passato non sarà una buona idea, spiega ancora Boscaro perché i trend del commercio oggi sono evidenti: “Ci sarà un utilizzo della logistica sempre più efficiente aumenterà la propensione a farsi consegnare singoli pacchi a casa fino ad arrivare al tema del delivery. In alcune realtà metropolitane il food delivery per esempio è diventato del tutto normale. Il negoziante deve cambiare approccio e instaurare relazioni. Per esempio al gommista dico: se viene qualcuno per farsi montare le gomme acquistate online fatelo perché attraverso la relazione che si instaura potrebbe mettere a posto una lampadina, dare consigli utili e guadagnare la fiducia del consumatore offrendo altri servizi”.

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