Autore Redazione
venerdì
9 Agosto 2013
00:00
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Cronaca - Alessandria

Sel contraria all’uso delle cave per accogliere lo smarino del terzo valico

Sel contraria all’uso delle cave per accogliere lo smarino del terzo valico

Sinistra Ecologia e Libertà vuole garanzie dal Comune di Alessandria. Il partito è preoccupato per la destinazione del terriccio e delle pietre in arrivo dai cantieri (smarino ndr). Il progetto del terzo valico dei Giovi prevede che parte del materiale venga trasportato e deposto nelle cave della Bolla e della Guaracca a Spinetta. Il timore è che lo smarino possa contenere rocce amiantifere ed essere intriso di solventi e lubrificanti. Anche alla luce di questa situazione Sel ha chiesto che il Comune di Alessandria dichiari la propria contrarietà all’uso delle cave dell’area comunale per ricevere lo scarto degli scavi. Di seguito il comunicato:

Il progetto del terzo valico dei Giovi prevede che parte del terriccio e rocce dello scavo dei tunnel (lo “smarino”) venga trasportato e deposto nelle cave della Bolla e della Guaracca a Spinetta. Tale smarino può contenere rocce amiantifere ed essere intriso di solventi e lubrificanti. Con potenziale pericolo di inquinamento dei terreni e soprattutto della falda acquifera in una zona soggetta a gravi stress ambientali. La movimentazione e trasporto possono causare dispersione di pulviscolo amiantifero e sono sicuramente occasione attraente dalla malavita organizzata per deporre rifiuti tossici e pericolosi approfittando della difficoltà dei controlli. Tutto ciò è stato sottolineato nel corso del convegno “Ecomafie” svoltosi all’associazione ACSAL l’8 luglio con partecipazione di Legambiente, Libera e la presenza della Prefettura di Alessandria e del Comando della Guardia di Finanza.
Per tali gravi motivi la Regione Piemonte di concerto con ARPA ha formato gruppi di studio aventi lo scopo di valutare la presenza di amianto e le relative modalità di trasporto con il compito di riferire all’Osservatorio Ambientale Terzo Valico. Pochi giorni orsono, il 23 luglio a Voltaggio sono stati esposti ai Sindaci i primi parziali risultati di tali studi. Assai allarmanti: l’amianto, come per altro noto da tempo, è presente. E’ assai elevata la probabilità di asportarlo nel corso dello scavo: 20% circa a sud di Voltaggio, fino al 50% fra Voltaggio e Arquata. Il dott. Mallarino, relatore rappresentante dei Comuni interessati ai lavori, ha aggiunto che lo studio sarà completato e presentato in settembre. Ma ora la notizia clamorosa: venerdi 26 luglio, in anticipo sulle risultanze degli studi suddetti la Commissione di impatto ambientale del Ministero Ambiente ha autorizzato COCIV ad iniziare i lavori del primo lotto. In particolare è autorizzato lo scavo nella galleria di Voltaggio con deposizione dello smarino ad Arquata (Cementir). Ancora una volta vengono prese decisioni non supportate da corretta procedura scientifica, le leggi della politica prevalgono sulle leggi della scienza. Tale approccio ha portato ai disastri ecologici che affliggono l’Italia: l’ILVA di Taranto ne e’ il più recente esempio.
In assenza di approccio razionale e tecnicamente corretto Sinistra Ecologia Libertà, in accordo con le posizioni espresse da Claudio Lombardi, assessore all’ambiente del Comune di Alessandria, ritiene che il Comune di Alessandria dovrebbe confermare la propria contrarietà all’uso delle cave nell’area comunale per ricevere lo smarino degli scavi.
Il Comune quindi dovrebbe ribadire la posizione già espressa con ODG del Consiglio comunale del 3 dicembre 2012 col quale si sottolinea come tale opera non apporti beneficio alcuno all’economia alessandrina privata dei finanziamenti per le infrastrutture logistiche di collegamento e si aggiungono le preoccupazioni “legate alla realizzazione di un’opera, finanziata per soli due lotti, che provocherà evidenti devastazioni in un ampio territorio, senza per altro conoscere l’evoluzione del mercato e del traffico delle merci nel lungo periodo di realizzazione”.
Per quanto riguarda lo sviluppo dei trasporti, anzitutto bisognerebbe valutare in modo tecnicamente ed economicamente corretto la possibilità di ammodernamento della rete ferroviaria esistente, in modo da avere un’opera utile realizzata in tempo utile anziché una grande opera incompiuta. Inoltre con i fondi stanziati per tale grande opera si potrebbe ampliare la politica di ristrutturazioni di edifici pubblici per renderli sismicamente piu’ sicuri e energeticamente efficienti e la messa insicurezza idrogeologica del territorio. Opere più urgenti, estremamente più utili e occasione di maggiore vantaggio alle imprese ed all’economia locale”.
Sinistra Ecologia Libertà – Alessandria

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