Autore Redazione
giovedì
21 Giugno 2018
09:29
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Cronaca - Alessandria

Creditori Aral: “Non siamo sciacalli, pronti a salvare l’azienda”

Solero Scarl, Koster e Euroimpresa rilanciano la loro proposta per condurre la partecipata fuori dalla crisi: "Pronti ad acquistarne il 49% e risanarla. In cambio rinunciamo ai crediti. L'affitto? Prolungherebbe solo l'agonia"
Creditori Aral: “Non siamo sciacalli, pronti a salvare l’azienda”

ALESSANDRIA – Insieme vantano più di 4 milioni di crediti verso Aral e sono pronti a un “salto nel buio” per salvarla. I legali rappresentanti di Solero Scarl (838 mila euro di crediti, ndr), Koster (in attesa di 2 milioni e 300 mila euro) e Euroimpresa (1 milione e 18 mila euro) hanno voluto replicare alle accuse mosse dall’assessore all’Ambiente di Alessandria, Paolo Borasio, e dal presidente del Consiglio Comunale, Emanuele Locci, riguardo la loro proposta per sanare la crisi della partecipata del Comune di Alessandria. “Locci ci ha definiti sciacalli, l’assessore ha parlato di pistola alla tempia puntata ma non è così, anzi. La nostra unica colpa, invece, è di non aver tolto il dente prima” hanno sottolineato gli imprenditori, assistiti dai loro avvocati “il Comune ha rispedito al mittente la nostra proposta senza neanche valutarla in modo razionale” le parole di Paolo Bagnadentro, avvocato di Solero Scarl. “Eppure non abbiamo alternative” ha detto Fabio Ferrari, di Euroimprese “gli amministratori non ci hanno mai voluto ascoltare. Ma dovrebbero essere loro a chiederci scusa per averci messo in difficoltà. Dietro le nostre imprese ci sono le famiglie dei lavoratori.”

Ecco quindi la soluzione proposta dai creditori, un partenariato tra ente pubblico e soggetti privati: acquisto momentaneo del 49% di Aral da parte di Solero Scarl, Koster e Euroimpresa, pronti a rinunciare a tutti i crediti vantati. “Il passaggio di proprietà di una quota minoritaria potrebbe avvenire in via eccezionale anche senza gara a evidenza pubblica ma la legge prevede questa eventualità” ha precisato l’avvocato Bagnadentro “i creditori poi gestirebbero l’azienda con criteri imprenditoriali per risanarla e, in un secondo momento, mettere poi a gara il loro 49%, essendo anche disposti a riacquistarlo con una procedura di evidenza pubblica. Siamo pronti a scommettere che Aral si possa salvare. A garanzia dell’operazione vorremmo che l’ex prefetto Giachetti mantenesse la sua attuale carica all’interno dell’azienda“.

Formulata per la prima volta il 3 giugno, finora questa proposta era stata sempre rispedita al mittente ma martedì è arrivato da Palazzo Rosso un segnale di apertura: il Comune è pronto a un confronto per discutere e entrare nel merito dei temi, ma solo se nessun soggetto si farà avanti per l’affitto del ramo d’azienda.

Il timore di Solero Scarl, Koster e Euroimpresa, però, è che proprio la prospettiva dell’affitto del ramo d’azienda avanzata dall’amministrazione non sia una strada percorribile e proficua: “Prolungherebbe solo l’agonia di Aral. Oltre a danneggiare i creditori farebbe lo stesso con i dipendenti e l’azienda stessa” ha aggiunto l’avvocato Bagnadentro “provocherebbe una perdita di 100 mila euro ogni trenta giorni, non ci sarebbe un controllo degli organi di procedura sul canone dell’affitto. I creditori correrebbero il serio rischio di non vedere nemmeno un euro. La nostra proposta è, secondo noi, l’unica alternativa, anche se rappresenta per noi un salto nel buio”.

I legali dei creditori di Aral hanno anche sollevato dei dubbi sulla legittimità dell’accorpamento in un unico soggetto di tutta la filiera dei rifiuti, dalla raccolta allo smaltimento: “Il Comune di Alessandria controllerebbe se stesso e questo non sarebbe possibile”.

La nostra soluzione” ha invece precisato Alberto Villa, avvocato di Koster “sarebbe fattibile sotto il profilo giuridico e manterrebbe intatti i livelli occupazionali, senza inoltre dover subito sborsare i 6 milioni e mezzo di euro per la gestione delle discariche ormai in disuso. Il nostro auspicio è che la nostra idea venga accettata, confidiamo negli amministratori pubblici di questa città“.

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