Autore Redazione
giovedì
13 Febbraio 2014
00:00
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Cronaca - Alessandria

La Comunita’ di San Benedetto al Porto sulla bocciatura della Fini-Giovanardi: ‘ora si volta pagina’

La Comunita’ di San Benedetto al Porto sulla bocciatura della Fini-Giovanardi: ‘ora si volta pagina’

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della Comunita di San Benedetto al Porto, a proposito della recente bocciatura della Legge Fini-Giovanardi da parte della Corte Costituzionale:

Parte da Genova il procedimento giudiziario che l’illustre Avvocato GianMaria Flick presenta alla Corte Costituzionale che rileva eccezioni di incongruenza tra la Legge Fini Giovanardi e la nostra Carta Costituzionale. Per riassumere brevemente la Legge in questione fu inserita con un colpo di mano nel Febbraio 2006 con un unico articolo nel Decreto “salva olimpiadi” motivandola con una necessità di urgenza ed emergenza e prese da allora l’appellativo Fini – Giovanardi grazie al furore ideologico proibizionista e punizionista dell’allora famoso duo moralizzatore che la impose al Governo. Dopo di allora i Governi che si sono succeduti hanno tutti (in modo differente) preso le distanze dall’impianto legislativo in questione senza però avere il coraggio o la forza di intervenire per modificarne le nefaste ricadute.
Solo nell’ultimo anno, grazie all’evidenza dei fatti e al sovraffollamento delle Carceri italiane, il coraggioso Avvocato Genovese G.M. Flick , decide  di sottoporla all’attenzione della Corte Costituzionale  evidenziando fortissimi dubbi di Incostituzionalità: accolti con la sentenza della Corte Costituzionale che boccia pienamente la Legge (aspettiamo ovviamente di conoscerne le motivazioni per scendere nei dettagli).
Questa nuova condizione ci riporta alla Legge precedente, la Jervolino-Vassalli, non una buona Legge ma sicuramente meno impregnata di furore punizionista e repressivo di quella attuale. Anche quella necessita di grandi cambiamenti ma ora il terreno sembra essere più sgombro e praticabile.
In quest’ottica la Comunità San Benedetto al Porto, sollecitata dalle più grandi organizzazioni Nazionali del Terzo Settore, sta promuovendo da due mesi con il Comune di Genova e la Regione Liguria la Prima grande Conferenza sulla droga che si terrà in Italia, a Genova, il 28 Febbraio e il prossimo 1° Marzo, a Palazzo Ducale.
Il titolo (profetico, attribuito a Novembre) è “Nel solco di Don Gallo: per una diversa politica sulle droghe”!  Parteciperanno Politici, Amministratori, Operatori del Pubblico e del Privato Sociale, Associazioni, e, finalmente, consumatori e pazienti da tutto il Paese. 

Info su: http://genova2014.fuoriluogo.it/ 

Da Genova speriamo di lanciare una nuova strategia e, in alternativa a indulti o amnistie improvvisate, scegliamo di proporre un intervento di indulto SELETTIVO esclusivamente per i colpevoli di reati senza vittime. Che sono la stragrande maggioranza delle persone colpite penalmente dalle due Leggi che oggi riempiono maggiormente le carceri italiane: la (ex) Legge Fini Giovanardi e la Bossi-Fini sull’immigrazione clandestina.
Due Leggi infami che puniscono penalmente lo “status” di un soggetto, consumatore di sostanze o immigrato clandestino, senza che questi abbia commesso danni diretti a nessuno (reati senza vittime, appunto).
E, in ultimo, non possiamo dimenticare i danni, le morti e le sofferenze che lo stigma sociale che la Legge Fini Giovanardi ha prodotto per quasi otto anni favorendo  disastri e affollando in modo vergognoso le nostre carceri.
Siamo quindi felici, oggi, per questo parziale ma importante risultato e auspichiamo che da questo l’attuale Governo e i prossimi trovino il coraggio di assumersi la responsabilità  di nuove  politiche di Educazione, Prevenzione, tutela e regolamentazione rivolte a tutti, e in particolar modo ai giovani.
Fintanto che, bisogna riconoscerlo, il Servizi Pubblici e Privati che si occupano di Dipendenze non verranno messi in condizione di lavorare con efficacia, con risorse e strumenti appropriati , qualsiasi velleità di governance sarà purtroppo vanificata. E così gli interventi dei Servizi sempre più colpiti da tagli e spending review.
Restituiamo quindi voce e protagonismo anche ai consumatori che, se in Europa e nel Mondo vedono riconosciuti diritti e strrumenti giuridici, in Italia hanno continuato a vivere nel sommerso e nelle pratiche di illegalità diffusa (e prodotta dalla stessa Legge, non dai comportamenti).
Aspettiamo quindi a Genova tutti coloro che hanno il desiderio di stringersi in memoria di Don Andrea Gallo in questo evento nazionale che vorrebbe ricordare a tutti il messaggio che lui ci ha lasciato in modo inequivocabile sulle droghe: “I fenomeni sociali si Governano, non si reprimono! Tutti insieme senza punire ma educando i giovani”

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