Autore Redazione
martedì
15 Aprile 2014
00:00
Condividi
Cronaca - Alessandria

Lo Sportello Stranieri del Comune di Alessandria riapre i battenti

Lo Sportello Stranieri del Comune di Alessandria riapre i battenti

Sul fondo del cortile interno di Palazzo Rosso, sede del Comune di Alessandria, c’è una porta aperta. Davanti all’ingresso si vede un gran via vai. Le persone chiacchierano tra loro in lingue sconosciute, poi sorridono agli obiettivi e stringono tante mani. Dentro l’ufficio, l’aria ha il profumo di spezie e cibi esotici. Con questo allegro e variegato buffet, l’amministrazione, le mediatrici culturali e gli utenti dello Sportello Cittadini Stranieri hanno voluto dare il “bentornato” al servizio che, ufficialmente, ha ripreso le sue attività lo scorso 13 gennaio.

Solo un anno fa, pochi tra i presenti avrebbero scommesso sulla riapertura dell’ufficio, schiacciato “nella drammatica strettoia della razionalizzazione dei servizi”, ha ricordato il sindaco Rita Rossa. Il Comune, all’epoca, aveva dovuto obbedire al governo centrale secondo cui lo Sportello Stranieri non era un “servizio essenziale”. Le tre mediatrici si erano unite alle proteste degli altri dipendenti della società partecipata Aspal, un po’ per difendere la loro occupazione e un po’ per rivendicare l’importanza del lavoro svolto quotidianamente nel tentativo di facilitare il rapporto tra i cittadini stranieri e la pubblica amministrazione. Un lavoro, hanno spiegato, che non si è mai fermato. Anche durante i mesi di stop, le operatrici hanno continuato ad offrire il loro contributo ai tanti immigrati che continuavano a considerarle un punto di riferimento.

“Questa situazione- ha commentato l’assessore alla Coesione Sociale e alla Partecipazione Mauro Cattaneo- dimostra come la mediazione culturale vada ben oltre ai semplici adempimenti d’ufficio.” Lo ha confermato anche il primo cittadino spiegando che, tenendo ben presente questo valore aggiunto, l’amministrazione non ha mai smesso di lavorare per la riattivazione dello sportello, considerato come strumento fondamentale per la costruzione di una società multietnica, solidale, al passo con i tempi e i cambiamenti della città.

Ad Alessandria, infatti, vivono ormai oltre 13 mila cittadini stranieri, “alessandrini a tutti gli effetti”, ha rimarcato Mauro Cattaneo. Con loro bisogna costruire percorsi di accompagnamento e integrazione, perché la diversità diventi ricchezza.

Lo sportello, aperto dal lunedì al venerdì, collabora in rete anche con la Prefettura e la Questura. Le mediatrici, a rotazione, sono anche presenti il lunedì pomeriggio nella sede dell’Informagiovani di Alessandria per l’Informastranieri, rivolto ai giovani cittadini stranieri con l’obiettivo di informarli e orientarli tra le diverse offerte della città.

La gestione del servizio, ora affidata a Costruire Insieme, costerà più di 150 mila euro l’anno. La cifra rientra nel milione di euro circa che l’amministrazione ha destinato all’Azienda Speciale Multiservizi. Altri numeri riguardano l’attività svolta dallo sportello durante i primi tre mesi del 2014, con circa 1570 contatti tra procedimenti amministrativi e richieste di informazioni di vario tipo, dall’emergenza abitativa a questioni igienico-sanitarie, fino ai test di italiano. Sono questi i frutti di quella che il sindaco Rossa ha definito “una forma di resistenza politica agli obblighi di un comune in dissesto, senza mai retrocedere di un passo rispetto ai valori di solidarietà, rispetto e tolleranza in cui crediamo.”

Condividi