Autore Redazione
venerdì
21 Settembre 2018
13:35
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Cronaca - Alessandria

Teatro Comunale riaperto per Concorso Pittaluga. Cuttica: “Un unicum”

Quasi otto anni dopo si spalancano le porte della Sala Grande. "È presto però per ipotizzare eventuali altre aperture" ha detto il sindaco "di sicuro se ne riparlerà non prima del 2019”.
Teatro Comunale riaperto per Concorso Pittaluga. Cuttica: “Un unicum”

ALESSANDRIA – La finale della 51^ edizione del Concorso di Chitarra Classica Michele Pittaluga si terrà nella Sala Grande del Teatro Comunale di Alessandria, di nuovo aperta dopo quasi otto anni. “Si tratta di un unicum, un evento che non si ripeterà a breve” ha precisato il sindaco di Alessandria Gianfranco Cuttica di Revigliasco “ma dimostra quanto il Teatro Comunale stia a cuore a questa amministrazione, in occasione dell’850^ anniversario della città, e il profondo legame che c’è tra lo stesso teatro e il Concorso Classico Pittaluga, oltre alla stima che ci lega alla famiglia Pittaluga. Questa eccezionalità di combinazioni ha fatto sì che potesse avere luogo questo evento”. 

Fu proprio la Sala Grande a ospitare, nel 1978, la prima serata finale del concorso aperta al pubblico. Così sarà anche sabato 29 settembre, alle 20.30. “Ringraziamo il sindaco Cuttica di Revigliasco per aver sposato subito la nostra idea” hanno sottolineato Micaela e Marcello Pittaluga, i due figli di Michele e rispettivamente presidente e segretario del Comitato Permanente Promotore del Concorso Internazionale.

“Sono state prese tutte le precauzioni del caso, in una realtà prima di sabato 29 difficilmente agibile” ha aggiunto il primo cittadino di Alessandria “Insomma, abbiamo dimostrato non si tratta di luogo abbandonato, tutt’altro. È presto però per ipotizzare eventuali altre aperture: di sicuro se ne riparlerà non prima del 2019″. 

Sabato 29 settembre l’ingresso sarà gratuito ma senza possibilità di prenotazione. La Sala Grande potrà contenere 496 spettatori, pari al numero di posti a sedere. Si sta valutando l’installazione di un maxischermo da allestire fuori, per chi resterà fuori.

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