Autore Redazione
lunedì
12 Maggio 2014
00:00
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Cronaca - Alessandria

All’ospedale di Alessandria un nuovo acceleratore lineare per la radioterapia

All’ospedale di Alessandria un nuovo acceleratore lineare per la radioterapia

L’ospedale di Alessandria, da sabato, ha un nuovo acceleratore lineare. Il macchinario permette di “bruciare il tumore” sostituendosi spesso al bisturi del chirurgo, con grande rispetto dei tessuti sani e con minori conseguenze per i pazienti (stereo tassi). Dopo sei mesi di lavori e quasi tre milioni e mezzo di investimento è disponibile il nuovo acceleratore di ultima generazione, “acquisito grazie allo specifico finanziamento deliberato a dicembre 2012 dalla Regione Piemonte per ammodernare la Radioterapia alessandrina”. 

Come ricordato da Nicola Giorgione, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria “siamo al termine di un percorso avviato a marzo 2013 con la procedura di gara, proseguito con l’affidamento dei lavori nel mese di ottobre, avviati poi a novembre 2013, dopo gli interventi di rimozione e smaltimento del vecchio acceleratore. D’ora in avanti la nostra Azienda, grazie alla struttura diretta in modo eccellente dalla dr.ssa Paola Franzone, potrà riprendere l’attività clinica con due acceleratori. E grazie al nuovo acquisto potremo garantire trattamenti sempre più efficaci e meno tossici grazie al risparmio degli organi sani: si tratta infatti di un modello innovativo con caratteristiche che contribuiscono, tutte insieme alla sicurezza del paziente, che unitamente alla soddisfazione del suo bisogno di salute, rappresentano la mission della nostra Azienda”.

Il direttore della Radioterapia, dr.ssa Paola Franzone, ha illustrato nei dettagli le caratteristiche e i vantaggi del nuovo apparecchio: “l’Acceleratore Lineare “Synergy con Agility” consente la Radioterapia guidata dalle immagini (IGRT), unitamente all’utilizzo di tecniche ad alto gradiente di dose “Radioterapia ad Intensità modulata (IMRT) Volumetrica (VMAT)”. È inoltre dotato di collimatore multilamellare integrato a 160 lamelle, che offre il vantaggio di conformare i campi di trattamento sull’anatomia del paziente al millimetro. Ancora: è presente un sistema per immagini elettroniche, sistema di ricostruzione tridimensionale delle immagini per tecniche IGRT (Cone Beam CT), che permette di verificare la correttezza della centratura dei campi di irradiazione ed evidenziare il movimento degli organi interni, mediante immagini TAC ricostruite direttamente durante l’irradiazione e confrontabili con le immagini TAC basali.
Sono numerosi poi gli accessori e le funzionalità a disposizione, il cui obiettivo è la miglior centratura del bersaglio e la possibilità di preservare i tessuti sani, allo scopo di assicurare ai pazienti minori effetti collaterali e minore tossicità”.

La Radioterapia di Alessandria è riferimento per la Provincia e prende in cura circa 1100 nuovi pazienti affetti da neoplasie all’anno. Con il nuovo apparecchio è previsto un miglioramento della qualità di tali trattamenti, potendo sottoporre a radioterapia anche quei i pazienti affetti da patologie tumorali che necessitano di tecniche sofisticate (ad esempio radioterapia stereotassica o radioterapia con tecniche volumetriche di movimento) che fino ad ora dovevano essere inviati presso centri più specializzati.

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