Autore Redazione
lunedì
5 Novembre 2018
05:00
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Cronaca - Alessandria

Ultime settimane per farsi avanti per l’ex Cangiassi di Alessandria

Al momento, ha spiegato l'Assessore ai Lavori pubblici Giovanni Barosini, non ci sarebbero ancora offerte di imprenditori intenzionati a riqualificare la struttura ai giardini delle stazione di Alessandria
Ultime settimane per farsi avanti per l’ex Cangiassi di Alessandria

ALESSANDRIA – L’amministrazione comunale non perde le speranze di riuscire a riqualificare e dare una nuova vita all’ex bar Cangiassi di Alessandria. A fine mese scadrà il temine per partecipare alla “gara ufficiosa” e aggiudicarsi la struttura ai giardini pubblici della stazione, l’unica “rimasta in piedi” dopo l’abbattimento del Piccadilly e dello Zerbino. L’ex Cangiassi, ha ricordato l’assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Barosini, ha ovviamente bisogno di interventi ma è in condizioni “molto più che decorose” e non merita la fine degli altri due “eco-mostri” della stazione.

Per cercare di invogliare imprenditori a mettere “mani e denaro” sull’ex Cangiassi, l’amministrazione a fine settembre aveva ridotto di un quinto il prezzo rispetto alla gara andata poi deserta nel 2015. Per il diritto di superficie trentennale, infatti, sono ora richiesti 19.450 euro cui gli interessati dovrebbero aggiungere un canone annuo aggiuntivo di 10.400 euro. Il tutto con la possibilità di offerta “economicamente più vantaggiosa” per migliorare dal punto di vista qualitativo l’offerta.

Al momento, ha però spiegato l’Assessore Barosini, nessuno si sarebbe ancora fatto avanti per partecipare alla “trattativa privata previa gara ufficiosa” che scadrà alle 12 del 30 novembre. L’amministrazione, ha aggiunto il membro della Giunta, avrebbe anche iniziato a pensare a soluzioni “alternative” ma vuole essere ottimista e tiene “le dita incrociate“. L’abbattimento, comunque, al momento non è una delle alternative. Noi vogliamo fare il possibile per salvare l’ex Cangiassi e vederlo trasformato in un bar o in una pasticceria, o magari anche in un piccolo negozio di articoli sportivi e per il tempo libero o in una bottega di prodotti tipici. E speriamo che il prezzo più bassa alla fine convinca qualche imprenditore a farsi avanti”.

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