Autore Redazione
giovedì
15 Novembre 2018
01:57
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Cronaca - Novi Ligure

A Roma primo round in difesa della Pernigotti

Alle 10.30 il tavolo al Ministero per lo sviluppo economico
A Roma primo round in difesa della Pernigotti

ROMA – Prima tappa importante per i lavoratori Pernigotti. Alle 10.30, a Roma, sindaco, sindacati e parlamentari discuteranno del futuro dello stabilimento al tavolo del Ministero per lo sviluppo economico. Il primo obiettivo è trasformare la richiesta di cassa integrazione per cessazione in cassa per aziende in crisi, una soluzione che permetterebbe di guadagnare più tempo e garantirebbe più sicurezza ai lavoratori.

A Roma ci saranno anche una cinquantina di dipendenti del celebre marchio, partiti ieri sera dopo un presidio durante il quale hanno offerto alcuni prodotti della Pernigotti ai novesi.

Intanto ieri, durante il question time, l’onorevole di Liberi e Uguali, Federico Fornaro ha chiesto al ministro Luigi Di Maio come si muoverà il governo in questa delicata partita contro un gruppo definito di “prenditori che sta cercando di prendere il meglio dalla produzione del territorio e portarsi via il marchio fondato nel 1860“. Fornaro ha anche chiesto che si lavori su
una “legge che vada nella direzione di legare i marchi storici al territorio: cioè l’uso del marchio legato al mantenimento dell’unità produttiva sul territorio a cui è storicamente legato. Credo che questo sia un terreno su cui ci possa essere una convergenza larga nella valorizzazione del Made in Italy ma soprattutto della salvaguardia della dignità dei lavoratori. Nei giorni scorsi mi sono recato allo stabilimento di Novi Ligure ed è stata una grande lezione di dignità. Dobbiamo fare di tutto per dare una risposta che sia all’altezza di quella lezione”.

Di Maio ha replicato spiegando che si dovrà “trovare un percorso per salvare questo marchio storico e iniziare a bloccare l’emorragia delle eccellenze del Made in Italy. La tutela del Made in italy è uno degli obiettivi principali di questo Governo – ha aggiunto Federico Fornaro“.

In attesa degli sviluppi a Roma la Regione Piemonte si è mossa per valutare l’acquisizione del marchio, come accaduto nel 2013 con il marchio Sandretto. Ma questa è solo l’ultima azione di un lunghissimo elenco di politici locali e non che stanno erigendo barricate a sostegno dello storico stabilimento. La Lega, per esempio, con Riccardo Molinari, capogruppo alla Camera, ha garantito l’impegno personale per sostenere la battaglia dei dipendenti.

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