Autore Redazione
martedì
2 Settembre 2014
00:00
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Cronaca - Italia

Se l’Italia vi ha stufato ecco i Paesi migliori dove andare. L’esperienza di un alessandrino

Se l’Italia vi ha stufato ecco i Paesi migliori dove andare. L’esperienza di un alessandrino

Ognuno è padrone del proprio destino e quindi se ci si lamenta di come si vive in Italia una volta infilata una bella dose di coraggio e spavalderia in valigia, si può anche smettere di imprecare e cercare fortuna altrove. Per questo vi proponiamo la classifica dei paesi più ‘desiderabili’, sulla base di un articolo apparso sul lavoce.info.

L’articolo ha stilato una graduatoria dei posti dove in teoria è più conveniente andare, prendendo in esame una serie di parametri: il Pil pro capite, il rapporto debito pubblico/Pil, la facilità di fare business nel paese di destinazione e l’apertura all’immigrazione.

In vetta alla classifica troviamo il Qatar, seguito dall’Australia, dalla Svezia e dal Kuwait. Nei due paesi arabi però l’indice di accettazione degli immigrati è sotto la media: 0.54 e 063 contro la media pari a 0.754. Di conseguenza può essere considerata più attraente l’Australia.

Sono buoni posti in cui emigrare anche Singapore e Taiwan, ma anche in questo caso l’accettazione dello straniero è piuttosto bassa. In Europa brilla sempre il modello scandinavo e l’efficienza e l’affidabilità del Nord Europa con Olanda e Germania anche se la presenza di soli tre paesi del vecchio continente in questa classifica dei dieci paesi più appetibili certamente testimonia l’affanno economico in cui versiamo.

1 Qatar
2 Australia
3 Svezia
4 Kuwait
5 Singapore
6 Usa
7 Olanda
8 Germania
9 Nuova Zelanda
10 Taiwan

Radio Gold News per capire se questa classifica è veritiera ha raggiunto un alessandrino che in Australia è andato davvero, è il giornalista Errico D’Andrea, emigrato nella terra dei canguri nel 2011 dove è rimasto per tre mesi prima che l’amore lo riportasse in Italia: “per me l’Australia è sempre stata una meta. Ho deciso di cambiare vita radicalmente approfittando die minori problemi burocratici per chi è sotto i 30 anni. Mi sono licenziato e sono partito. Sono arrivato a Sidney e poi mi sono spostato a Melbourne e nel giro di qualche settimana ho trovato un lavoro come carpentiere in un ristorante da ristrutturare. La mia idea era di raccogliere un po’ di denaro per raccontare quel paese. Quindi nel giro di poco tempo ho trovato questo lavoro con una paga di 15 dollari all’ora, tutto in regola, perciò un buono stipendio. In Australia infatti molti ragazzi si mantengono lavorando come camerieri o muratori, tutte occupazioni considerate  n Italia non bene per la paga bassa ma che nel paese dei canguri sono più che dignitosi e permettono di condurre una vita normale. Insomma anche facendo quei lavori in Australia non si sopravvive ma si vive e bene”

Errico è tornato da tre anni ma ha sempre nostalgia dell’Australia e per questo consiglia un viaggio e un’esperienza del genere: “io consiglio l’Australia per la qualità della vita non tanto per i guadagni. Noi in Italia viviamo alla giornata come se non ci fosse speranza. Secondo me in Australia fin dai primi giorni si capisce che c’è ottimismo. Io spero di tornarci, davvero”.

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