Autore Redazione
giovedì
7 Marzo 2019
13:41
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Cronaca - Alessandria

All’estero e con falso nome per sfuggire alla cattura: individuato pericoloso latitante

Nei suoi confronti diverse condanne e colpi per un totale di 300 mila euro
All’estero e con falso nome per sfuggire alla cattura: individuato pericoloso latitante

ALESSANDRIA – Cambiare Stato e nome non gli è servito a molto e così Mihai Sirbu ha visto aprirsi le porte del carcere dove sconterà un cumulo di pene pari a 7 anni e 29 giorni. Le indagini della Polizia e in particolare della prima sezione “Criminalità organizzata e stranieradella Squadra mobile di Alessandria, insieme al Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale, hanno permesso di rintracciare l’uomo a Metz, in Francia.

Il malvivente è stato quindi estradato con volo aereo diretto a Roma Fiumicino dove la Polizia di Frontiera lo ha prelevato e portato nel carcere di Rebibbia. Le indagini erano state avviate dai poliziotti alessandrini a gennaio, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pavia in seguito a un provvedimento di cattura del novembre 2018, unito ad altri provvedimenti dell’omologa Procura alessandrina.

In particolare la storia del cittadino rumeno è risultata fitta di reati commessi a cavallo delle due province. Nel 2008 la Squadra Mobile di Alessandria ha scoperto un giro di prostituzione di giovani ragazze rumene. In quella occasione Mihai Sirbu venne arrestato e condannato anche per estorsione, rapina, lesioni personali e furto aggravato. Poco tempo dopo si sono aggiunte altre indagini che, nel 2013, hanno attribuito all’uomo e nei confronti di altri connazionali molti furti in negozi, centri commerciali e aziende della provincia. Tra i colpi alcuni di ingente entità come quello messo a segno nella zona D3 di Alesandria ai danni di una nota pasticceria. I malviventi si erano impossessati di 3 autocarri su cui erano stati caricati vini, liquori, generi alimentari, personal computer, pneumatici per un valore complessivo di 50mila euro. In un un’altra occasione i malviventi erano riusciti a portare via merce per 46mila euro da un capannone dell’azienda di profumi di Voghera.
In tutto l’attività delittuosa dell’uomo e dei complici avrebbe fruttato 300 mila euro in merce trafugata, gran parte della quale restituita ai legittimi proprietari dalla Squadra Mobile.

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