Autore Redazione
martedì
12 Marzo 2019
16:28
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Cronaca - Alessandria

Da inizio anno incendi aumentati del 1200% rispetto al 2018

Lunedì in fumo 6mila metri quadrati di boschi in provincia
Da inizio anno incendi aumentati del 1200% rispetto al 2018

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Il fuoco non solo mangia i boschi ma crea un danno per tutti. Lo denuncia Coldiretti, amareggiata per i 6mila metri quadrati andati in fumo ad Altavilla Monferrato, località Franchini, lunedì, ma anche a Cremolino, Bosio e Bistagno.

“Complici le condizioni atmosferiche i boschi sono a rischio per il divampare degli incendi fuori stagione con un aumento del 1200% dei roghi nei primi due mesi del 2019 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente – ha commentato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco. Il forte vento di ieri ha alimentato gli incendi nei boschi resi più vulnerabili dalla lunga siccità. L’andamento anomalo di quest’anno conferma purtroppo i cambiamenti climatici in atto che si manifestano con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dalla siccità al maltempo”.

La situazione di siccità perdurante, unita alle raffiche di vento, ha indotto la Regione a dichiarare per domani, mercoledì 13 marzo, “lo stato di massima pericolosità per rischio incendi“. 

La mancanza di pioggia e il vento sono condizioni ideali per lo sprigionarsi di roghi e per questo è centrale anche la collaborazione dei cittadini sia evitando comportamenti pericolosi, sia segnalando i principi di incendio al numero unico 112″. Anche perché l’incendio cambia per anni il paesaggio, segnando in maniera duratura un territorio.

“I boschi bruciati – aggiunge il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzorichiedono almeno 15 anni prima che possano tornare alla normalità, con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo. Infatti, nelle foreste andate a fuoco saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali del bosco come la raccolta della legna, dei tartufi e dei piccoli frutti, ma anche quelle di natura hobbistica come i funghi che coinvolgono decine di migliaia di appassionati”.

Ricordiamo che la legge regionale 15/2018 stabilisce anche che su tutto il territorio regionale “è vietato l’abbruciamento all’aperto derivante da attività agricole nel periodo compreso tra il 1° novembre e il 31 marzo di ogni anno. Il provvedimento prevede, che, entro una distanza di cento metri dai terreni boscati, arbustivi e pascolivi, siano vietate le azioni che possono determinare anche solo potenzialmente l’innesco di incendio.”

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