Autore Redazione
giovedì
14 Marzo 2019
01:00
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Cronaca - Alessandria

Firmato il patto contro il caporalato

Siglato accordo per tutelare i lavoratori
Firmato il patto contro il caporalato

PIEMONTE – È stato sottoscritto mercoledì il Protocollo di intesa interistituzionale per la promozione del lavoro regolare nel settore primario. Il documento è stato sottoscritto dalla Regione insieme alle Prefetture piemontesi, le associazioni agricole, i sindacati e gli enti che si occupano di lavoro. Faciliterà l’incontro tra domanda e offerta di lavoro stagionale e promuoverà una migliore qualità della vita dei lavoratori.

In Piemonte il numero di imprese che occupano operai agricoli dipendenti è in aumento dal 2006 e si attesta intorno alle 8.000 unità (su circa 54.000 aziende); in Italia sono 188.000 su circa 755.000 totali (fonte INPS, 2017). Il numero degli operai agricoli dipendenti nella regione subalpina è di 38.317, concentrati in particolare nella provincia di Cuneo, con il 47,5%, seguita da Asti con il 14,3%; Alessandria con il 13,3% e Torino con il 12,4%. I lavoratori extracomunitari assunti in Piemonte sono 11.586, pari al 30,2% del totale (fonte INPS, 2017).

“Il Protocollo sottoscritto oggi – dichiara il vicepresidente di Confagricoltura Piemonte Paolo Dentispromuove azioni concrete per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro stagionale e per una migliore qualità della vita degli stessi. Ricordiamo che senza l’apporto di manodopera, anche extracomunitaria, le nostre aziende non potrebbero raggiungere i livelli anche qualitativi che caratterizzano le produzioni piemontesi”.

Il Protocollo è stato sottoscritto da: Regione Piemonte, le Prefetture di Asti, Alessandria, Cuneo, Novara, Torino, Vercelli, Verbano-Cusio Ossola, Direzione interregionale del lavoro di Milano, Inps Piemonte, INAIL Piemonte, Agenzia Piemonte Lavoro, Anci Piemonte, Confagricoltura Piemonte, Coldiretti Piemonte, Cia Piemonte, Confcooperative Piemonte, Lega Coop Piemonte, CGIL e FLAI Piemonte, CISL e FAI Piemonte, UIL e UILA Piemonte, Arcidiocesi di Torino e Diaconia Valdese.

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