Autore Redazione
mercoledì
27 Marzo 2019
14:52
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Cronaca - Alessandria

Giornata del Teatro: Alessandria tra lucchetti, speranze e progetti

Il rammarico degli alessandrini per una struttura chiusa da più di otto anni. Assessore Barosini: "Prima ci sono problemi economici e giuridici da risolvere"
Giornata del Teatro: Alessandria tra lucchetti, speranze e progetti

ALESSANDRIA – Il 27 marzo si festeggia la Giornata Mondiale del Teatro ma ad Alessandria è da più di 8 anni che il Comunale, in viale Repubblica è chiuso al pubblico. Lo scorso 29 settembre la Sala Grande ospitò la finale del Concorso di Chitarra Classica Pittaluga ma, come disse il sindaco Cuttica, si è trattato di “un unicum, un evento che non si ripeterà a breve ma dimostra quanto il Teatro Comunale stia a cuore a questa amministrazione”.

Davanti alle telecamere di Radio Gold Tv tanti alessandrini hanno evidenziato con rammarico questa mancanza. “Viviamo in una città spenta” ha ammesso un cittadino “Una vergogna, non capisco come mai ma è un fatto che non giustifico” rincara la dose un altro e “purtroppo i cittadini stanno perdendo una certa sensibilità per la cultura”. 

“Una tabella di marcia c’è” ha sottolineato l’assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Barosini “dobbiamo risolvere problemi burocratici e di finanziamenti. Stiamo cercando di riacquisire la proprietà. Ora è in capo ad Aspal, una società in liquidazione, e il liquidatore deve pagare i vecchi fornitori, con somme ingenti. Prima occorre risolvere quel problema e poi riaquisire la proprietà. A quel punto il sindaco vorrebbe lanciare un concorso di idee che possa attrarre verso quella struttura. Insomma, ci sono difficoltà economiche e giuridiche non semplici da risolvere ma la ferma intenzione di questa giunta è riacquisirlo”. “I tempi? Con grande difficoltà dovremo approvare il bilancio preventivo e consuntivo. Credo che entro aprile ce la faremo. Poi avremo qualche elemento in più per affermare cose certe. Ma la sofferenza di vedere il teatro chiuso appartiene a tutti, a me per primo. Anche io sono innamorato di quel teatro, lì ho fatto la scuola dei Pochi che vorrei diventasse una realtà, una scuola professionale e mi sono già attivando contattando gli ex allievi”. 

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