Autore Redazione
sabato
6 Aprile 2019
09:00
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Cronaca - Ovada

Benedicta: domenica il ricordo del rastrellamento di 75 anni fa

Al termine della cerimonia religiosa con l'arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco, l'orazione ufficiale sarà tenuta dalla presidente Anpi Carla Nespolo
Benedicta: domenica il ricordo del rastrellamento di 75 anni fa

BOSIO – Proprio il 7 aprile di 75 anni fa i nazifascisti organizzarono in provincia di Alessandria il più tragico eccidio di partigiani della Seconda Guerra Mondiale. In 147 persero la vita, alla Benedicta. Un vero e proprio rastrellamento, che durò tutto il giorno e nella notte successiva. Molti partigiani, sfruttando la conoscenza del territorio, riuscirono a filtrare tra le maglie del rastrellamento, ma per centinaia di loro compagni non ci fu scampo. Altri caddero in combattimento, altri ancora, fatti prigionieri, furono poi fucilati, il 19 maggio, al Passo del Turchino.

Altri 400 partigiani furono catturati e avviati alla deportazione (quasi tutti a Mauthausen), ma 200 di loro riuscirono fortunosamente a fuggire.

Questa domenica è in programma la solenne commemorazione, alla Bendicta, nel Comune di Bosio. Alle 9.30 è previsto il ritrovo al Sacrario con la deposizione delle corone. Poi partirà il corteo che, dal Sacrario, raggiungerà il cortile dove si terrà alle 10 la funzione religiosa, celebrata dal vescovo di Genova Angelo Bagnasco. 

A seguire i saluti dei sindaci di Bosio e Stazzema, il paese toscano dove avvenne l’eccidio di Sant’Anna. Poi toccherà al presidente dell’Associazione Memoria della Benedicta, Daniele Borioli, al presidente del Consiglio Regionale del Piemonte e della Provincia di Alessandria.

L’orazione ufficiale sarà infine tenuta dalla presidente Anpi, la senatrice Carla Nespolo. La parte musicale sarà coordinata dalla Banda Rebora di Ovada.

Alle 14 sarà poi possibile effettuare il Sentiero della Pace. 

L’appuntamento di questa domenica sarà il primo senza Don Gian Piero Armano, professore e sacerdote alessandrino, baluardo instancabile della Memoria scomparso lo scorso agosto a 77 anni. Ogni anno era lui a celebrare la Santa Messa ma il suo ruolo non si esauriva certo quel giorno. Presidente dell’associazione Memoria della Benedicta, Don Gian Piero coordinava le visite dei giovani al Sacrario. Alessandrino ma originario di Voltaggio, Armano nel 1944 non aveva nemmeno quattro anni ma l’immagine della lunga fila di bare dei partigiani uccisi il giorno delle esequie rimase indelebile nella sua mente.

Negli anni la sua opera di ricerca e studio sulle vicende della Benedicta, sfociata anche in tanti documentari realizzati insieme al regista torinese Maurizio Orlandi, ha rappresentato e rappresenta ancora un patrimonio prezioso da conservare e soprattutto continuare a divulgare, per portare a compimento quella che, per il sacerdote alessandrino, era diventata una vera e propria missione laica: non spegnere la fiamma della Memoria di quegli italiani che hanno combattuto anche fino alla morta per un paese democratico e giusto.

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