Autore Redazione
martedì
14 Maggio 2019
15:06
Condividi
Cronaca - Casale Monferrato

Dai Carabinieri di Casale anche una stanza per accogliere le vittime di violenza

Prosegue l’attività di sensibilizzazione, prevenzione e repressione di atti persecutori, maltrattamenti in famiglia e violenze contro donne e minori da parte dell’Arma dei Carabinieri
Dai Carabinieri di Casale anche una stanza per accogliere le vittime di violenza

CASALE MONFERRATO – Prosegue l’attività di sensibilizzazione, prevenzione e repressione di atti persecutori, maltrattamenti in famiglia e violenze contro donne e minori da parte dell’Arma dei Carabinieri.

Solo nell’ultimo periodo, i militari della Compagnia di Casale Monferrato e delle Stazioni dipendenti hanno raccolto le denunce di tre donne che hanno deciso di dire basta ai maltrattamenti e agli abusi di compagni o ex compagni. La decisione delle donne, unita agli accertamenti dei militari, ha portato alla denuncia di un cittadino rumeno di 40 anni di Murisengo per i maltrattamenti nei confronti dell’ex moglie, iniziati già nel 2014.  Sempre i Carabinieri di Murisengo hanno denunciato anche un altro cittadino rumeno di 42 anni, residente a Casale, responsabile di diverse azioni violente nei confronti dell’ex convivente. È scattato anche il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla moglie e dai figli, poi, per un cittadino italiano di 46 anni denunciato dai Carabinieri di Cerrina sempre per maltrattamenti in famiglia.

Come ricordato dai Carabinieri, lo stalking non va sottovalutato e bisogna essere “prudenti”: “registra le chiamate e fuori casa non fermati in luoghi isolati o appartati, non seguire sempre gli stessi itinerari”.

È importante scoraggiare fin da subito chi ci infastidisce ma “non bisogna reagire agli atti persecutori con paura, rabbia o minacce, che potrebbero rafforzare la motivazione del molestatore”.

Tra i consigli c’è anche quello di tenere un diario per riportare e poter ricordare gli eventi più importanti che potrebbero risultare utili in caso di denuncia e conservare eventuali lettere, sms o e-mail a contenuto offensivo o intimidatorio.

Infine, è opportuno “tenere sempre a portata di mano un cellulare per chiamare in caso di emergenza un numero di pronto intervento”.

Fondamentale è però chiedere aiuto. L’Arma dei Carabinieri in provincia lavora in stretta sinergia con Enti e associazioni che si occupano di seguire e tutelare le vittime di violenza. Nella città monferrina questa attività ha creato anche un’alleanza con l’Associazione Soroptimist che già da qualche anno ha aperto le porte di una stanza riservata all’interno della Caserma dei Carabinieri di Casale, dedicata proprio ad ascoltare e aiutare le vittime di violenze.

Condividi